Yacht fantasma arenato sulla spiaggia a Fregene: la fuga dei croati, il caos a bordo e l'ispezione. Il giallo non ancora risolto

L'imbarcazione si chiama “Carpe Diem”: ecco cosa è successo da domenica in poi

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di Mario Landi

Lo yacht, la fuga, la deriva, le indagini. È ancora tutto da chiarire il giallo dello yacht abbandonato sulla spiaggia di Fregene. Un motore spento, forse quello in avaria, l'altro lasciato acceso dai tre uomini - tutti croati - che una settimana prima avevano lasciato in fretta e furia l'imbarcazione “Carpe Diem” per salire su un traghetto che incrociava le stesse coordinate e che li ha caricati a bordo dopo il messaggio di Sos lanciato dal proprietario.

Yacht arenato a Fregene, cosa sappiamo

 

«Domenica ci siamo ritrovati lo yacht a cento metri dalla deriva con un motore acceso, girava su stesso in balia delle onde. Una cosa mai vista. Abbiamo pensato a un malore del comandante, inizialmente. Poi, vedendo la canna da pesca ancorata al ponte, abbiamo ipotizzato che l'uomo a bordo fosse caduto spinto dalle onde mentre pescava, lasciando così la barca in balia della marea» racconta all'Adnkronos Oscar, dipendente dello stabilimento Controvento di Fregene, davanti al quale si è arenata l'imbarcazione.

I tre a bordo, questa la ricostruzione fatta dalla Capitaneria di Porto di Civitavecchia titolare delle indagini, intorno alle 11 di domenica 15 ottobre abbandonano a 60/70 miglia a largo di Capo d'Anzio lo yacht dopo aver lanciato un messaggio di soccorso captato dalla stazione radio costiera. Da quel momento si sono attivate le autorità marittime e, quindi, la stazione marittima di Civitavecchia. Sono stati loro a contattare il traghetto Excelsior, partito da Palermo e diretto a Genova, che ha recuperato i tre, tutti in buone condizioni. E da qui il mistero.

La direzione marittima di Civitavecchia ha richiesto l'emissione di un avviso urgente ai naviganti, così da monitorare anche per i giorni a venire l'imbarcazione nella zona. Ma non risulta ci siano stati sopralluoghi a bordo.

 

IL DISORDINE

«Nel momento in cui ci fosse stato un pericolo per la sicurezza della navigazione, ad esempio alla deriva all'imboccatura di un porto, ci si sarebbe subito attivati. Non era questo il caso, l'attenzione della direzione marittima di Civitavecchia c'é stata e due giorni più tardi un'altra unità che incrociava in zona ha segnalato l'imbarcazione e abbiamo aggiornato la posizione, per recuperarla e riportarla al proprietario», spiegano all'Adnkronos dalla Capitaneria di Porto di Civitavecchia. Impossibile ancorare l'imbarcazione nel pieno del Tirreno, a tali profondità e condizioni meteo-marine. E però resta il dubbio su cosa trasportasse lo yacht prima di essere abbandonato: nessuna ipotesi viene esclusa dagli uomini delle Capitanerie di Porto, che hanno effettuato un'ispezione all'interno dell'imbarcazione. Quello che si sa, al momento, è solo che nello yacht c'era un gran disordine, come se chi l'ha lasciata avesse una gran fretta di andar via. Indumenti ovunque, poco e niente di prezioso a bordo, dove però sarebbe stato trovato addirittura un motorino.


Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Ottobre 2023, 22:50
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