«Bambini dentro i barattoli», la campagna choc a Roma contro l'utero in affitto FOTO
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Brandi e Coghe polemizzano con l'amministrazione del Comune di Roma: «Avevamo previsto anche delle affissioni nella Capitale ma le concessionarie contattate, per paura di un intervento sanzionatorio da parte del Comune di Roma come già successo, si sono tirate indietro. Il sindaco Virginia Raggi ha il coraggio di concentrarsi contro il vero degrado, sia morale che cittadino, o preferisce discriminare i bambini e ignorare la solidarietà nei confronti degli indifesi?», protestano.
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Quanto al significato delle immagini, «è la nostra denuncia agli orrori di questo commercio e contro il business dell'affitto di uteri e compravendita di ovuli. Come il nascituro anche le madri surrogate e le cosiddette 'donatrici' di ovociti sono vere e proprie vittime di questo mostruoso sistema che deve finire. Il bambino non è un prodotto né un oggetto da vendere o da regalare», hanno dichiarato.
«Guardate la vera faccia della cosiddetta maternità surrogata. È necessario che gli italiani si chiedano, di fronte alle pretese al 'diritto di filiazione', se tale desiderio rispetta il diritto del minore a non essere sfruttato come un oggetto dei desideri tra un Suv e una vacanza alle Bahamas. Abbiamo visto, con lo scandalo di Bibbiano, l'ossessione di avere un figlio a tutti i costi in cosa può degenerare».
Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Luglio 2019, 15:45
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