Crollo B&B Amatrice: solo un condannato, "troppi errori di progettazione". Assolti tutti gli altri sette imputati

È arrivata la sentenza del crollo del B&B “La Margherita” di Saletta , in seguito al sisma del 24 agosto 2016, dove morirono tre turisti romani. Ad essere condannato solo l'ex sindaco di Accumoli Stefano Petrucci

Crollo B&B Amatrice: solo un condannato, "troppi errori di progettazione". Assolti tutti gli altri sette imputati

di Ida Di Grazia

C'è un solo condannato nell'inchiesta sul crollo del B&B 'La Margherita' della fazione di Saletta, nel comune di Amatrice (Rieti), in seguito al terremoto del 24 agosto 2016, che causò la morte di tre turisti romani. Il Tribunale di Rieti ha assolto 7 degli 8 imputati.

La sentenza

Nel crollo del B&B 'La Margherita' ad Amatrice persero la vita di tre turisti romani: Riccardo Antonucci di 40 anni, Federica Corsaro di 30 e Anna Rosa Russo di 71. Al termine del dibattimento l'unico condannato in primo grado a 3 anni di reclusione è stato l'allora progettista e direttore dei lavori, il geometra Stefano Petrucci, ex sindaco del Comune di Accumoli (Rieti). 

Il Tribunale di Rieti al termine del dibattimento ha assolto infatti sette degli otto impuntati.

Secondo l'accusa e le conclusioni delle indagini e delle consulenze ordinate dalla Procura di Rieti, furono inadeguate la ristrutturazione, effettuate fra il 2003 e il 2008, di una parte dello stabile sulla base di un progetto che, non solo non era conforme alla normativa antisismica ma che il progettista (Petrucci ndr.) non avrebbe neanche potuto redigere, in quanto geometra. Secondo l'accusa l'elaborato depositato è "caratterizzato da numerosissimi errori sia di calcolo che di progettazione".

«La sentenza dovrà essere sottoposta al vaglio della Corte d'Appello - ha commentato all'Ansa il legale di Petrucci, l'avvocato Mario Cicchetti -, merita una riforma per quanto riguarda il reato di omicidio colposo di prossima prescrizione. In attesa di leggere le motivazioni restiamo convinti che la Corte d'Appello riformerà questa sentenza». 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Aprile 2024, 15:28
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