Roma, ucciso a viale Marconi per un debito di 40 euro

Roma, ucciso a viale Marconi per un debito di 40 euro

di Emilio Orlando
Roma, prima il rumore di sinistro della sgommata di una macchina, poi le urla che hanno echeggiato tra i palazzoni del quartiere Marconi. Sono gli attimi frenetici che hanno preceduto l’efferato delitto avvenuto ieri notte in via Borghesano Lucchese dove è stato assassinato il quarantatreenne Emanuele Mattei.
L’assassino dopo averlo accoltellato con ferocia in diverse parti del corpo, molte delle quali vitali, è salito in macchina e con un complice è fuggito a tutto gas lasciando il corpo di Mattei in una pozza di sangue fra le braccia della fidanzata. I residenti e la donna, sconvolta dall’accaduto hanno dato l’allarme ai carabinieri. In pochi secondi la segnalazione con le descrizioni delle due persone in fuga da fermare è rimbalzata su tutte le radio delle pattuglie della zona. Il fermo dei fuggitivi, Salvatore Cau di 48 anni e di un cittadino egiziano di 46, è avvenuto in via Pacinotti dopo un rocambolesco inseguimento. La posizione dello straniero è apparsa sin da subito marginale rispetto all’omicidio. Le manette sono scattate invece per il quarantaseienne, sardo di origine ma residente a Canepina in provincia di Viterbo. 
Tra le ipotesi formulate dagli investigatori che hanno interrogato il principale indiziato dell’omicidio, spicca tra tutte quelle che il violento litigio, culminato con l’accoltellamento sia scaturito da una lite per futili motivi per un debito di quaranta euro che la vittima aveva con il suo assassino. Quando nel quartiere si è diffusa la notizia della morte di Emanuele, lo sconforto e la rabbia hanno assalito gli abitanti:«È un fatto gravissimo e sconvolgente - commenta Antonia R. una residente della zona - qui conoscevamo tutti Emanuele, era soprannominato “il polacco” o “il mattacchione” - incalza la donna. Era un tipo socievole ed altruista, viveva in un mondo tutto suo ma non dava fastidio a nessuno».
All’omicidio hanno assistito molti testimoni. Qualche residente punta il dito, sulla poca sicurezza nel quartiere e sulle comitive che la notte si radunano sul muretto dove è iniziata la lite e dove si radunano gruppi di giovani che bevono alcolici.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Settembre 2020, 15:43
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