Roma, 50mila bulbi di papavero per estrarre eroina: presi i corrieri dell'oppio
L'attività delle Fiamme Gialle del I Gruppo Roma ha permesso di individuare i due indiani che, con fare sospetto, scendevano da un pullman alla stazione Tiburtina, provenienti dall'est Europa. I finanzieri del 3° Nucleo Metropolitano di Roma, insospettiti dal fare guardingo dei due asiatici e dal carico che trasportavano, li hanno identificati. I due, che risultavano già arrestati in passato per spaccio di sostanze stupefacenti, avevano sette borsoni di grandi dimensioni che, appunto, contenevano i bulbi di papavero da oppio confezionati in sacche di plastica termosaldate per non far percepire l'odore della droga.
I due indiani fermati, entrambi residenti in provincia di Latina, erano diretti proprio nell'agro Pontino. I bulbi già divisi in dosi da 100 grammi ciascuna, in pacchetti sigillati, sarebbero stati distribuiti alla comunità asiatica del basso Lazio. I bulbi di papavero da oppio sequestrati potevano essere utilizzati per estrarre la materia prima per la produzione dell'eroina oppure, una volta ridotti in polvere, essere fumati o masticati, in particolar modo dai braccianti agricoli indiani, pachistani e bengalesi insediati nella provincia pontina. Infatti, tra gli effetti psicotropi di questa droga, vi è anche quello di ridurre la sensazione di fatica permettendo così ai lavoratori di far fronte al lavoro nei campi. I due trafficanti sono stati arrestati per traffico di sostanze stupefacenti e condotti presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'attività di polizia svolta rientra nel più ampio contesto del controllo del territorio nel quartiere San Lorenzo e zone limitrofe sotto il coordinamento del Comando Provinciale di
Roma.
Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Febbraio 2019, 11:47
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