Roma, i Casamonica vogliono la casa popolare: domande presentate al Comune
di Emilio Orlando
Confiscato il tesoro dei Casamonica: ville e terreni proventi di spaccio, gioco d'azzardo, rapine e usura
Una trentina di persone ha fatto richiesta agli uffici di competenza, ritenendo di averne diritto perché con figli minori a carico e redditi bassi. La domanda sarà adesso oggetto di valutazione. La notizia rimbalza, non senza imbarazzo, tra i corridoi del Campidoglio e gli uffici preposti alle valutazioni dei requisiti per gli aventi diritto agli alloggi popolari. La novità, che suona quasi come una beffa, arriva dopo che, la settimana scorsa, un gruppo di venti famiglie rom sono state ammesse nella graduatoria per l'assegnazione. Prima del 2021 infatti, anno in cui si procederà alla bonifica ed allo smantellamento definitivo dei vari campi nomadi presenti a Roma ed a Ciampino, la sindaca Virginia Raggi vuole dare una sistemazione dignitosa ai nuclei familiari che attualmente abitano in container, roulotte, baracche e che vivono in condizioni a limite dell'umana decenza.
Nei giorni scorsi, gli avvocati dei Casamonica, che hanno presentato ricorsi e denunce per le demolizioni avvenute a novembre, hanno anche chiesto l'accesso agli atti ai sensi della legge sulla trasparenza. Inoltre negli uffici dei vigili urbani è giunta una segnalazione dai custodi dei container che contengono il mobilio dei Casamonica sfrattati dal Quadraro: nessuno dei proprietari ha ritirato fino ad ora le suppellettili che si trovano nelle abitazioni demolite. Questo potrebbe dipendere dal fatto che sono in attesa dell'assegnazione di un alloggio e riprenderanno quanto gli appartiene una volta messo piede nelle nuove abitazioni.
La polizia locale di Roma Capitale non ha ancora ricevuto nessuna delega per svolgere gli accertamenti sui Casamonica che hanno fatto domanda sul possesso dei requisiti per ottenere le case popolari.
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Gennaio 2019, 17:36
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