Matteo Di Pietro, il 31 gennaio si decide sul patteggiamento per lo youtuber che investì e uccise un bimbo di 5 anni con il suv

Il ragazzo il 14 giugno scorso era alla guida della Lamborghini, presa a noleggio, che travolse una Smart a Casal Palocco

Matteo Di Pietro, il 31 gennaio si decide sul patteggiamento per lo youtuber che investì e uccise un bimbo di 5 anni con il suv

di Redazione web

È fissata al 31 gennaio prossimo l'udienza davanti al gip di Roma che dovrà vagliare la richiesta di patteggiamento a 4 anni di carcere di Matteo Di Pietro, il ventenne, legato al collettivo youtuber dei Theborderline, che il 14 giugno scorso era alla guida del suv Lamborghini, preso a noleggio, che travolse una Smart a Casal Palocco uccidendo Manuel, un bimbo di cinque anni che era a bordo assieme alla madre e alla sorellina, rimaste ferite.

Matteo Di Pietro, lo youtuber dei Theborderline chiede patteggiamento a 4 anni: aveva investito e ucciso un bimbo con il suv

La Procura ha dato parere favorevole alla richiesta avanzata dai difensori del ventenne che è accusato di omicidio stradale e lesioni. Nelle scorse settimane la procura aveva chiesto e ottenuto il giudizio immediato e la prima udienza era stata fissata al 27 febbraio.

 

La dinamica dell'incidente

Nell'ordinanza cautelare, con cui il gip dispose i domiciliari per Di Pietro, è emerso che l'auto viaggiava a oltre 124 km orari «immediatamente prima dell'impatto» con la piccola Smart. A bordo del Suv erano presenti altre quattro persone che stavano effettuando riprese con il cellulare per una sfida social. Il ventenne aveva preso a noleggio il potente Suv con «l'unico ed evidente fine - scriveva il gip nell'ordinanza - di impressionare e catturare l'attenzione di giovani visitatori del web per aumentare i guadagni della pubblicità, a scapito della sicurezza e della responsabilità e di conseguenza a procedere ad una velocità superiore ai limiti indicati. Tanto più che alcuni dei passeggeri presenti all'interno della Lamborghini avevano più volte invitato a ridurre la velocità che percepivano eccessiva rispetto al limite dei 50 km/h».

La ricostruzione

La richiesta di giudizio immediato è arrivata a poche settimane dal deposito di una maxi consulenza che era stata disposta dalla Procura. Negli atti dell'indagine viene ricostruita la dinamica di quanto avvenuto. Secondo i dati del Gps «il Suv al momento di imboccare via di Macchia Saponara alle ore 15:38, si fermava. Dopo avere imboccato la via riprendeva velocità raggiungendo in soli 14 secondi la velocità di 124 chilometri orari immediatamente prima dell'impatto. L'assenza di tracce di frenata - si legge nei documenti - dimostra verosimilmente che la decelerazione improvvisa e rapidissima è stata conseguenza dell'avvistamento dell'auto in prossimità del punto in cui si è verificato l'incidente». 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Dicembre 2023, 13:33