Giorgia Meloni al processo contro lo stalker: «Ho paura per mia figlia di tre anni, diceva che era sua»
Leggi anche > Giorgia Meloni, arrestato lo stalker che la perseguitava sui social: «Era ossessionato da mia figlia»
Meloni ha ricostruito la vicenda rispondendo alle domande del pm. «Io vivo spesso fuori casa e il mio stato d'ansia è enormemente cresciuto - ha detto - perché ho dovuto prendere particolari cautele. Non bastava più la baby sitter per controllare mia figlia». Nel procedimento l'esponente di Fdi è parte civile. «Ho appreso dei messaggi minatori solo quando, più o meno in contemporanea, è stata allertata dalla Digos e mia sorella. Le era arrivato un video intimidatorio riconducibile all'imputato».
Nugnes era stato arrestato e posto ai domiciliari. Meloni ha ribadito di non averlo mai «visto o conosciuto». «Il mio modo di vivere è ovviamente cambiato. Ho paura anche dopo un messaggio pubblicato dall'imputato in cui scriveva: 'hai tempo tre giorni per venire dove sai, se non vieni sai cosa succede, vengo a Garbatella...'».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Gennaio 2020, 13:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA