Focolaio San Raffaele, folla al test anti contagio. Centinaia di romani denunciano: "Siamo stati per 6 ore in coda sotto al sole"
di Francesco Balzani
«Ci è arrivato un sms alle 10 di mattina, senza preavviso. Siamo da 5 ore in fila sotto il sole perché fanno un tampone alla volta e fino alle 14 c’era un solo operatore all’interno del tendone. Senza un bagno chimico, senza acqua e senza comunicazioni. Ci siamo adeguati facendo i nostri bisogni per strada, ma c’è anche gente con i bambini e tanti anziani che hanno avuto difficoltà», la denuncia di Andrea, avvocato romano di 35 anni. Qualcuno ha chiamato amici e parenti per farsi portare da casa una bottiglia d’acqua e un panino. «Prima io e mio padre siamo andati al Forlanini dove un vigile ci ha consigliato di venire a Casal Bernocchi, ma arrivati qui abbiamo trovato la stessa fila».
Una lunga coda di auto che ricorda quella dei caselli nei giorni da bollino nero. In realtà l’attesa è molto più lunga: cinque ore e mezza di media. E chi non era auto munito? «Mi hanno detto di mettermi in coda in mezzo alle macchine. Senza un posto dove ripararsi all’ombra», la testimonianza di Elisa. Il tampone è stato eseguito in auto poi l’accesso per l’esame sierologico in un’area tutt’altro che “off limits” visto che nel frattempo si era riunita una combriccola di ragazzi a giocare a calcio. «Non c’era privacy, l’esito dell’esame veniva comunicato con tanto di nome e cognome ad alta voce», conclude Andrea. Pure oggi è prevista un’altra tornata di tamponi.
Al San Raffaele già si contano 41 positivi, nel resto della Capitale ieri erano 11.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Giugno 2020, 08:00
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