Psicosi coccodrillo: anche la fluviale a caccia del rettile

Psicosi coccodrillo: anche la fluviale a caccia del rettile

di Franco Pasqualetti
Due ore pattugliamento. Battendo l'area da ponte Flaminio a ponte Risorgimento. Quella dove c'è stato l'avvistamento del coccodrillo. Polizia Fluviale e guardie zoofile hanno battuto palmo a palmo le zone più impervie del Tevere, quelle di Roma Nord. Non c'è stato alcun avvistamento, anche se - sempre all'altezza di Ponte Duca D'Aosta - un arbusto che affiorava per metà ha fatto scattare l'allarme rosso.
Al momento non c'è stato nessun rettile, ma l'attenzione rimane altissima. In particolare è stato ordinato all'Ente di Bacino di rimuovere e bonificare il canneto tra ponte Duca D'Aosta e ponte Milvio, quello dove c'è stato il primissimo avvistamento fatto da un pescatore. Quella zona, infatti, è fitta e impossibile da penetrare a piedi: inoltre rappresenta un pericolo in caso di piena specialmente per i detriti più grandi.
Intanto non si fermano le segnalazioni: ieri cinque chiamate al numero unico d'emergenza hanno fatto scattare un nuovo allarme. Le forze dell'ordine hanno esplicitamente richiesto a chiunque avvistasse il coccodrillo di fare delle foto per consentire agli esperti di capire di che animale si tratta. Lo aveva detto anche uno dei maggiori esperti del Bioparco, Federico Coccìa: «Se ci fosse sarebbe sicuramente un animale abbandonato da qualche incosciente che l'ha acquistato tramite mercato clandestino, ma ci andrei cauto al momento. Chi lo avvistasse lo fotografi. Il Tevere può offrire un habitat perfetto e avrebbe di sicuro un gran nutrimento con topi, pesci e uccelli acquatici ma ripeto, non alimentiamo l'allarmismo senza dati certi».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Settembre 2018, 09:41
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