Roma, si fingeva chef per molestare giovani studentesse: 23enne arrestato per violenza sessuale

Si fingeva chef per molestare giovani studentesse: 23enne arrestato per violenza sessuale

di Emilio Orlando
Era il terrore delle studentesse della Sapienza e dell'Università Roma 3. Tanta era la paura tra le matricole, che su Facebook era cominciato un tam tam dove le potenziali vittime venivano messe in allerta della presenza del maniaco seriale quando rincasavano. «Sono un grande chef, vieni a lavorare con me». Con questa falsa promessa, il finto cuoco stellato, spalancava le porte dell'inferno a quelle che sarebbero diventate le vittime di violenza sessuale e molestie.

A scrivere la parola fine alla scia di violenze sono stati i carabinieri della stazione Aventino ed i detective del nucleo operativo del maggiore Fabio Valletta della compagnia Roma centro, che lo hanno identificato e che sono riusciti ad riunire altre denunce sporte da altre vittime che erano cadete nella rete del maniaco seriale. Avvicinava ragazze molto giovani, fuori dalle università romane o sui gruppi social degli atenei dove riusciva a carpirne i numeri telefonici.

Quando le incontrava si materializzava all' improvviso, le afferrava da dietro strattonandole per le braccia e le costringeva a seguirlo in luoghi apparatati dove pretendeva rapporti sessuali e palpeggiamenti. Sei le violenze fino ad ora accertate ma con il passare delle ore, dopo che si è diffusa la notizia dell'arresto sono arrivate ai centralini del 112 altre segnalazioni di ragazze che sono state vittime del finto chef.

L' esordio delle violenze messe a segno da Salvatore M. cinquantenne nato in provincia di Lecce a Maglie in Puglia, arrestato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare richiesta dal sostituto procuratore Pantaleo Polifemo e firmata dal giudice per le indagini preliminari Luigi Balestrieri, è avvenuto agli inizi nel mese di dicembre, quando alla fermata della metropolitana San Paolo ha afferrato e gettata in un angolo buio una ragazza ventenne.

Dopo averla iniziata a palpeggiare, la donna è riuscita a liberarsi dalla morsa del suo carnefice ed a fuggire. Dagli ultimi mesi dello scorso anno, Salvatore M. è ritenuto responsabile di altri episodi, atti persecutori e molestie sessuali, ai danni di ragazze “agganciate” per strada o a bordo di mezzi pubblici nella Capitale tra le zone di viale Marconi, Ostiense, Piramide, via del Porto Fluviale. L'uomo finito in manette era in realtà un dipendente di una ditta che vendeva generi alimentari che però si vantava che da li a poco avrebbe aperto un ristorante al Colosseo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Gennaio 2020, 18:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA