Presa la banda dei moldavi: le vittime pestate se non pagavano

Applicavano interessi fino al 240%

Presa la banda dei moldavi: vittime pestate se non pagavano

di Emilio Orlando

Tra gli usurati erano conosciuti come la gang dei moldavi. Prestavano soldi con interessi che arrivavano fino al 240%. In caso di insolvenze, il recupero crediti era affidato ad un pugile che non esitava a organizzare spedizioni punitive e violenti pestaggi.


Quattro gli arresti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di finanza, che hanno indagato su dieci episodi di estorsioni legati all'usura dove imprenditori e persone in difficoltà per la crisi si erano rivolti ai moldavi per ottenere liquidità.


Il quartier generale, del gruppo di usurai, con a capo i fratelli Vitalie e Pavel Revenco di 43 e 39 anni, entrambi moldavi, era la palestra di pugilato A.S.D.

Boxing di Fiumicino, dove il 46enne Davide Moruzzi, titolare dell'associazione sportiva, fungeva da mediatore di prestiti a strozzo e da addetto al recupero crediti, in quanto pugile e persona molto temuta. Un altro picchiatore ed estorsore, che procacciava anche clienti, era il 36enne Ionut Ene, cittadino romeno, di professione buttafuori.


L'inchiesta della Procura di Roma, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, ha portato all'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare agli arresti per il quattro, firmata dal giudice per le indagini preliminari Paolo Scotto di Luzio: è stato accertato che in diversi casi le vittime venivano picchiate fino ad essere ridotte in stato di invalidità, come emerge da un'intercettazione dove uno degli indagati si vantava di aver pestato uno che non pagava.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Gennaio 2023, 07:57
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