Statua di donna che allatta in piazza a Milano: scoppia la bufera

A Milano arriva l'occasione di esporre un'opera che rappresenta l'allattamento e la maternità. La città è divisa tra il sì e il no.

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di Redazione web

Si è presentata la possibilità di collocare una nuova opera in piazza Duse a Milano: si tratta di una scultura femminile in bronzo che raffigura l'allattamento e la maternità. Il Comune rifiuta la proposta con la motivazione di una mancata condivisione di valori tra cittadini e cittadine. 

L'opera è stata considerata non idonea

La commissione di esperti del Comune di Milano che ha il compito di valutare la posa di opere d'arte di spazi pubblici ha espresso un parere negativo riguardo una statua in bronzo che rappresenta la maternità, con una donna che allatta il suo bambino, perché non veicola valori condivisibili da tutti i cittadini. La decisione ha scatenato qualche polemica e perplessità, e lo stesso sindaco Giuseppe Sala si è detto disorientato dal rifiuto della commissione. «C'è una commissione che non risponde a me ma chiederò alla commissione stessa di riesaminare la questione - ha spiegato a margine della presentazione della Art Week -, perlomeno ascoltando il mio giudizio perché non penso che urti alcuna sensibilità». Sala ha poi aggiunto: «Non voglio entrare nella logica della collocazione da una parte o dall'altra, lascio all'assessore alla cultura Tommaso Sacchi di fare proposte, non so se sia la collocazione giusta, se ci sono altre idee.

Però chiederò alla commissione di riesaminare, mi sembra un po' una forzatura sostenere che non risponde a una sensibilità universale».

Regione Lombardia interviene

La regione lombarda si distanzia dalla scelta presa dal Comune di Milano e si dice a favore all'iniziativa. L'assessore Francesca Caruso spiega: «L'immagine della donna che allatta il figlio fa parte della nostra cultura identitaria e non può in alcun modo offendere la sensibilità delle persone. Regione Lombardia è e sarà sempre aperta a iniziative che valorizzino la cultura e l'arte in ogni sua forma e si rende disponibile, qualora il Comune non trovasse un luogo idoneo, ad ospitare l'opera. È bizzarro e incomprensibile sostenere che tale decisione sarebbe motivata dal fatto che l'opera "non risponda alla sensibilità universale". L'allattamento è simbolo della maternità e di una sacralità che la storia dell'arte nel corso dei secoli ha saputo rappresentare con diversi capolavori». Si attende, dunque, che il Comune di Milano provveda a un'altra valutazione. 


Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Aprile 2024, 09:35
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