Taglio del superticket, da oggi esami e visite costano meno

Taglio del superticket, da oggi esami e visite costano meno

di Elisa Straini
Esami e visite specialistiche da ieri meno cari: è entrata in vigore infatti la delibera regionale per il taglio del 50% del superticket, cioè della quota regionale che si paga in aggiunta a quella nazionale sulle prestazioni sanitarie.

Il governatore Attilio Fontana aveva portato la delibera in giunta come primo atto dopo l’insediamento, ad inizio aprile, riprendendo il percorso avviato dal suo predecessore Maroni. E ieri da Pontida l’ha indicata fra i principali traguardi dei primi cento giorni di amministrazione. Il superticket passa da un massimo di 30 a un massimo di 15 euro. Il ribasso è sugli esami più costosi e riguarderà, secondo le stime, circa il 20% delle ricette. Tabellario alla mano, il costo massimo per un esame sarà ora di 51 euro (36 di ticket nazionale + 15 di ticket regionale) e non più di 66 euro (36+30), come ad esempio nel caso della Tac del torace, della risonanza magnetica della colonna vertebrale. E sempre 51 euro (36+15) si paga da ora anche per la colonscopia, fino a ieri a 58,8 euro (36 +22,80).

Le strutture hanno aggiornato i sistemi informatici e alle prestazioni prenotate d’ora in avanti sarà applicata direttamente la nuova tariffa, mentre per gli esami già fissati in precedenza, ma non ancora effettuati, il ticket da pagare resta quello in vigore al momento della prenotazione. «Il superticket mediamente pagato per ricetta su base regionale sarà di 7,8 euro invece dei 10 applicati a livello nazionale», ha sottolineato l’assessore al Welfare Giulio Gallera.
Che ha aggiunto: « Lavoriamo per eliminarlo completamente, grazie all’Autonomia». Secondo gli uffici regionali la misura riguarderà circa 1,5 milioni di lombardi e per sostenerla sono stati stanziati 20 milioni di euro. Risorse che, ricorda la Regione, si aggiungono ai 70 milioni già sostenuti per le esenzioni aggiuntive rispetto a quelle nazionali, come quelle per i ragazzi fino ai 14 anni e gli adulti in condizione di “particolare fragilità”, disoccupati e cassintegrati e gli over 65 anni con reddito fino a 38.500 euro.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Luglio 2018, 06:00
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