Pestato a sangue a Capodanno a Milano: in cella quattro giovani, tre sono minorenni

Meda, aggredirono un pachistano lasciandolo in fin di vita. L’accusa: tentato omicidio

Pestato a sangue a Capodanno a Milano: in cella quattro giovani, tre sono minorenni

di Greta Posca

Uno ha vent’anni, gli altri tre sono ancora minorenni. Italiani. Sono accusati di avere quasi ucciso in un pestaggio a Capodanno un uomo di nazionalità pachistana a Meda. Ieri sono stati arrestati dai carabinieri di Seregno su richiesta della procura di Monza e del tribunale dei Minorenni di Milano su richiesta della procura di Monza e della procura per i minorenni di Milano. All’alba di Capodanno del 2023 a Niguarda arriva l’ambulanza. A bordo un uomo di 34 anni in gravissime condizioni. Contusioni, fratture multiple e ferite da taglio, una nella pancia provocata da un vetro di bottiglia, la milza spappolata e in parte asportata in un delicato intervento chirurgico. Secondo l'accusa ritenuta valida dai giudici cautelari, i quattro arrestati (già noti alle forze dell’ordine), alla fine di una nottata di festeggiamenti, avevano preso di mira l’uomo, che era a festeggiare insieme con un connazionale.

I motivi? Né razzismo, né rapina.

Solo rabbia. Forse noia. Violenza cieca del branco senza un perché. Per questo la ricostruzione parla di futili e occasionali motivi. Uno dei due pachistani è riuscito a sfuggire alla violenza mentre il 34enne ha avuto la peggio. All’identificazione degli indagati, oltre che alle intercettazioni telefoniche e ambientali, all’acquisizione e analisi di registrazioni video e agli accertamenti tecnici, hanno contribuito le dichiarazioni di altri giovani presenti. Testimoni che, sul principio, sarebbero stati loro stessi vittime di intimidazione da parte degli indagati. Il reato è tentato omicidio in concorso, aggravato dall’aver profittato di circostanza di tempo e di luogo e di persona tali da ostacolare la pubblica o privata difesa.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Dicembre 2023, 10:52
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