"Bambi", picchi, volpi: nel 2021 a Milano salvati 250 animali

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di Maria Bruno

Poiane, picchi, caprioli, volpi, cervi, tassi. Milano e provincia sono una sorprendente Arca di Noè. Decine di specie vivono nel verde che lambisce Milano e provincia, e questo in parte sorprende perché si pensa sempre alla zona più industrializzata d’Italia come “povera” di natura. E invece no. Non solo. C’è chi ogni giorno veglia su di loro e li protegge. Nel 2021 ben 250 animali sono stati salvati dal Nucleo Ittico Venatorio (Niv) della Città Metropolitana di Milano. Un’attività di monitoraggio e salvataggio che lo scorso anno ha superato i 1500 interventi. Salvare la fauna selvatica e tutelarne il ripopolamento è la missione che otto agenti e i volontari del territorio portano a termine ogni anno. Dall’inverno all’estate, l’attività del Niv è a disposizione dei 133 Comuni dell’area metropolitana

  Edoardo Caccia, agente scelto del Niv, ci sono storie a “lieto fine” dei vostri interventi?

«Sì, tante. E persino divertenti. È il caso di un capriolo che, a Trezzano sul Naviglio, pensando di poter passare attraverso le sbarre di un cancello, è rimasto incastrato con l’addome. Lo abbiamo liberato con l’aiuto dei pompieri, allargando le sbarre, e lasciandolo nel Parco del Ticino».

Capita che gli animali rischino la vita per colpa dell’uomo?

«Spesso. Abbiamo salvato un picchio con una zampa incastrata in un filo di tessuto jeans, a sua volta arrotolato a un ramo, che continuava a sbattere per terra.

Per liberarlo, ci abbiamo impiegato un giorno e mezzo. Stessa cosa è successa con un airone. Il suo becco si era incastrato in uno straccio e non riusciva più a mangiare né bere. Con l’aiuto dei cittadini volontari di Milano lo abbiamo salvato».

Capita che gli animali salvati si “addomestichino”?

«Una volta nel verde di Lacchiarella un capriolo era stato abbandonato dalla madre in fuga perché spaventata da una presenza umana. Il piccolo era finito nel giardino di una casa e lo abbiamo recuperato e portato nel Parco del Ticino, ma voleva rimanere con noi. È stata dura andare via».

A parte i casi di cinghial, ci sono animali che si avventurano fino a Milano?

«Ci sono isole verdi, non distanti dal Parco delle Cave, dove nidificano i germani reali. I piccoli camminano finché non imparano a volare e, ovviamente, seguono la madre. Spesso attraversano le strade, e noi li salviamo».

Ma anche tristi storie di animali morti...

«Sì, in zona Malpensa un cervo maschio di giovane età finito dalla montagna sulla strada è stato investito da un camion. Spesso i volatili muoiono per colpa della nebbia: sbattono con le ali contro i fili dell’alta tensione. O per i fuochi e i botti di Capodanno, che li svegliano e li spaventano e vanno a schiantarsi contro vetri o muri».

E per segnalarvi animali feriti?

«Chiamateci al numero 02/77405808».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Gennaio 2022, 08:52
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