Tricarico alla Milanesiana: «Scienza e "canzonette" ci aiutano a capire la vita»

Tricarico alla Milanesiana: «Scienza e canzonette ci aiutano a capire la vita»

di Francesca Binfarè

Scienza, pittura e “canzonette”. Così lontane ma così vicine. Almeno secondo il programma odierno della Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, stasera in collaborazione con Volvo Car Italia. Guest star è Francesco Tricarico. Il cantante milanese, 51 anni, è in concerto al Volvo Studio Milano mentre il 21 luglio sarà “in trasferta” a Bormio in veste di pittore, per inaugurare la mostra Tricarico contro Tricarico. La serata che lo vede oggi tra i protagonisti si intitola Le parole della scienza e prevede letture del linguista Andrea Moro, del neuroscienziato Giorgio Vallortigara e della studiosa di ornitologia Jennifer Ackerman.

Tricarico, lei è poliedrico: canta, dipinge, scrive libri. Ha anche qualche legame con la scienza?

«No, ma sono affascinato da tutto ciò che cerca una ragione al nostro essere qui. Credo che tutte le menti possano e debbano confrontarsi e trarre l’una spunto dall’altra, dalla scienza e dalla canzonetta, quella che per me non è mero consumo. Sarà una serata splendida, di quelle che Elisabetta Sgarbi è capace ti organizzare».

Torna alla Milanesiana dopo diversi anni con uno spettacolo tra parole e musica. Come sarà?

«Canterò.

Le parole sono quelle delle mie canzoni, che per me sono importanti quanto la musica. Sarà una serata ricca di grandi menti; la musica e le parole saranno un lieto gioco, come lo sono la scienza e l’ornitologia».

Quali canzoni proporrà?

«Con il pianista Michele Fazio faremo sei brani molto diversi del mio repertorio: da quelli più surreali a quelli più riflessivi. I titoli li terrei nascosti. Non ci saranno inediti anche se ho un album pronto, che mi auguro possa uscire in autunno».

La mostra di Bormio si intitola “Tricarico contro Tricarico”. Perché? Lei combatte contro sé?

«Non ho scelto questo titolo, ma mi piace. È veritiero perché ognuno di noi vive di conflitti, che sono costruttivi. Anche se da anni espongo a Milano alla Galleria Fabbrica Eos, questa forse è la mia prima personale importante, con sedici opere a cui tengo molto. Inaugurerò la mostra e poi suonerò prima di uno spettacolo di Vittorio Sgarbi su Raffaello». 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Luglio 2022, 06:15
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