Milano, scuole a pezzi: 5000 segnalazioni in 4 mesi. L'assessore: «Emergenze smaltite entro fine aprile»

Milano, scuole a pezzi: 5000 segnalazioni in 4 mesi. L'assessore: «Emergenze smaltite entro fine aprile»

di Simona Romanò
Cinquemila e cinquanta richieste in quattro mesi per chiedere di aggiustare le scuole malate di Milano. Situate ovunque, sia nelle periferie che in centro. Una media di 42 segnalazioni al giorno, dallo scorso 10 settembre al 31 dicembre 2019. Le richieste sono state tutte inviate dai presidi al numero verde di Metropolitana Milanese (riservato agli addetti ai lavori) per denunciare problemi negli istituti vecchi e malandati: dalle infiltrazioni nel tetto agli impianti di riscaldamento in panne. Dal cortile che si allaga quando piove al controsoffitto che cede.

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Sono lavori di manutenzione ordinaria, ovvero le riparazioni di tutti i giorni che, come avviene quando c'è un guasto in casa, recano disagi e malumori. Quindi, sono da risolvere con rapidità: 402 richieste sono per problemi di edilizia, dai tetti che non reggono più e piove dentro alle infiltrazioni nei muri che fanno saltare l'intonaco, ai cornicioni precari che dopo essere stati messi in sicurezza devono essere assestati. E ancora: 1128 segnalazioni sono inerenti ai serramenti, che sono rotti o con fastidiosi spifferi che raffreddano le classi; 1005 per il sistema idraulico, soprattutto i bagni otturati o le tubature che perdono acqua; infine, 713 chiamate sono per il sistema elettrico obsoleto, per cui salta la luce, e 443 per problemi al riscaldamento.

La situazione è complessa, perché si parla di oltre 500 istituti pubblici comunali da curare, dalle materne alle medie, molti dei quali risalgono ai lontani anni '60. Il boom di telefonate a ottobre (1379); a seguire, c'è dicembre (916) proprio per le aule gelate. Il Comune ha già dato le prime risposte concrete, infatti, 2271 guasti sono già stati riparati; 1191 sono i lavori in corso e 3531 i sopralluoghi effettuati dagli operai. Il budget complessivo per la manutenzione ordinaria, in 2 anni, è di 18 milioni di euro. Ad occuparsi sono, oltre gli uomini del Nucleo intervento rapido del Comune, due aziende, alle quali se ne aggiungeranno altre tre a marzo con 50 operai specializzati.


Assessore Paolo Limonta, il suo obiettivo?
«Smaltire le emergenze. Azzarderei dopo Pasqua. Abbiamo chiesto uno sforzo eccezionale perché è necessario in questo momento dare un colpo di acceleratore per sistemare l'intero patrimonio scolastico comunale con celerità nei lavori».
La priorità ad oggi?
«Dobbiamo arrivare al più presto al superamento della fase di emergeza e alla gestione organizzata e programmata degli interventi. Senza mai perdere di vista la velocità con cui si agisce».
Più veloci di ora?
«A prescindere dalle emergenze, sto lavorando affinché non passino più di due o tre giorni dalla segnalazione di un problema alla reale presa in carico della soluzione».
È un traguardo ambizioso.
«Certo. Perché dobbiamo metterci nei panni dei dirigenti scolastici e dei genitori. Per loro l'unica questione che conta è la segnalazione fatta dalla loro scuola e che gli edifici che frequentano i loro ragazzi siano in buone condizioni».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Febbraio 2020, 09:42
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