Per incastrarli i carabinieri della Compagnia di Seregno hanno dovuto sorbirsi non un film, ma un’intera serie: ore e ore di materiale girato dalle telecamere nascoste nel parco di Besate Brianza che la baby gang aveva eletto a proprio terreno di caccia. È stata un’indagine tecnica di alto livello - coordinata dalla procura per i minorenni di Milano - quella che ha portato all’arresto tra le province di Monza e Lecco di otto adolescenti tra i 15 e i 16 anni.
Un film di gangster con i brufoli: le aggressioni ricostruite dai carabinieri sono 12, tutte ai danni di coetanei, circondati nel parco e spogliati di tutto quello che avevano di prezioso: soldi, scarpe, cppellini, capi griffati di abbigliamento. «Io rubo tutto quello che mi piace, tanto voi c’avete i soldi» si sente affermare durante un assalto uno dei baby aggressori. Quando i carabinieri hanno bussato alle loro case, la spavalderia è evaporata, davanti alle divise e agli occhi sgranati di genitori che - come sempre - cadevano dalle nuvole. Gli otto sono ai domiciliari: il gip Marina Zelante ha imposto anche il divieto di utilizzare social network, internet o cellulari, se non con i propri familiari. Altri tre adolescenti e un maggiorenne sono stati denunciati.
A far partire l’inchiesta è stata l’aggressione ad un ragazzino che, braccato da cinque degli indagati, è stato accerchiato e minacciato con un acciarino e poi rapinato dei 30 euro che aveva in tasca, nel parco Villa Filippini di Besana Brianza.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Dicembre 2021, 12:02
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