Martino Midali, dal libro autobiografico al profumo Otto

Martino Midali, dal libro autobiografico al profumo Otto

Martino Midali ha iniziato l’anno con una autobiografia e lo conclude con un profumo, Otto, la sua prima fragranza. L’essenza floreale rimanda ai suoi ricordi di giardini e vegetazione mediterranea dello stilista. Otto è il simbolo dell’infinito, del tutto che scorre e del tutto che è unito, ma anche l’essenza dell’infanzia: un profumo dolce, una vaniglia memory che si unisce al gelsomino e al muschio.

All’inizio dell’anno, appunto, c’è stata l'uscita della autobiografia, La storia della mia vita (Cairo Editore). Lo stilista, self made man, lodigiano di nascita e milanese d‘adozione, 68 anni, ha raccontato il proprio cammino nel fashion. L’idea di valorizzare la femminilità attraverso l’uso del jersey, i colori accesi, lo sbarco a New York, la vestibilità e comodità delle sue linee. Fino alla realtà industriale del brand made in Italy che conta circa 230 dipendenti e 60 punti monomarca.

Punto focale della sua idea di moda la facilità, come Twelve Months,  i “dieci pezzi facili” (nella foto sotto)  per questo inverno, la capsule creata durante il lockdown.

Capi dalla mano morbida, quindi, e in tessuto non sgualcibile, proposti in nero per essere portati da mattina e sera e intercambiabili. Dai pantaloni palazzo alla camicia decostruita e oversize.

E per la prossimaprimavera? Ancora in primo piano praticità fatta di pezzi interscambiabili, che dal quotidiano possano passare all’elegante senza fare salti troppo azzardati. Dai giochi di righe per t-shirts, pantaloni ed abiti in jersey black and white al pizzo e la rete trattati city sport.

«La mia natura - aveva detto lo stilista - è sempre stata quella di esaltare la bellezza femminile, in ogni sua forma».


Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Dicembre 2020, 21:07
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