Subito una perizia sull'incendio che ha distrutto la Torre del Moro, il grattacielo andato a fuoco nove giorni fa in via Antonini, a Milano. È la richiesta di Massimo Bardazza, l'ingegnere incaricato dai legali dei condomini di far luce sulle cause del rogo.
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Incendio alla Torre del Moro, subito una perizia
Come spiega anche Il Giorno, il tempo rischia di essere un fattore decisivo, perché col passare dei giorni potrebbero deteriorarsi fino a sparire possibili prove che permetterebbero di far luce sulle cause. L'ingegner Bardazza, che ha già indagato su fatti di cronaca come la strage di Viareggio, quella di Linate, il delitto di Erba e l'esplosione della palazzina di via Brioschi, ne è sicuro: «Chiederò l’autorizzazione per poter entrare nel palazzo il prima possibile, prima di poter esprimere ogni parere devo poter entrare nell'appartamento da cui è partito il rogo». Si tratta di quello al quindicesimo piano, il cui inquilino era assente e in vacanza al momento dell'incendio. L'uomo, che aveva lasciato Milano già dalla fine di giugno, è sicuro di aver staccato l'impianto elettrico prima di partire ed aveva chiesto al custode dell'edificio di entrare in casa settimanalmente per innaffiare delle piante.
Incendio alla Torre del Moro, l'ipotesi dell'effetto lente
L'ipotesi dell'auto-combustione, al momento, appare poco credibile.
Incendio alla Torre del Moro, i residenti si mobilitano
Stamani in Procura si è presentato l'avvocato Alessandro Keller, che rappresenta due persone che vivevano in due appartamenti diversi, uno andato completamente distrutto. Lo stesso legale si sta muovendo per nominare un consulente e sta raccogliendo documentazione utile. L'avvocato Solange Marchignoli, che assiste alcuni residenti del palazzo di via Antonini, ha depositato stamani la nomina dell'ingegnere Massimo Bardazza. Se verranno disposti accertamenti irripetibili da parte della Procura, che potrebbe nominare esperti per le analisi, le persone offese, i legali e i consulenti potranno prendere parte. Gli inquirenti dovranno anche ascoltare i responsabili della Moro Real Estate, che ha realizzato la Torre, e quelli della Aza Corp (ex Aghito Zambonini) che ha realizzato il rivestimento esterno, che ha bruciato in pochi minuti perché fatto di «materiale altamente infiammabile». Diversi gli elementi, secondo i pm, che hanno reso la Torre «insicura».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Settembre 2021, 15:41
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