Le immagini dei maxifesteggiamenti di domenica per lo scudetto dell'Inter non sono state belle. I tifosi neroazzurri avrebbero dovuto capire che, nel pieno di una pandemia, la gioia per la vittoria doveva sottostare alle necessità di sicurezza della salute pubblica. Così come lo hanno capito in questo anno, volenti o nolenti, un po' tutti rinunciando al proprio lavoro, feste, concerti. Oltre 120mila morti non sono uno scherzo. Ma non è dai tifosi, in trance agonistica ed esaltazione comprensibile (come sarebbe stato probabilmente a Roma o Napoli), che gli altri cittadini possano aspettarsi senso di responsabilità. I cittadini e la loro salute deve difenderli lo Stato.
E domenica, in piazza Duomo, lo Stato era il prefetto Renato Saccone, già prefetto di Torino ai tempi di piazza San Carlo per la famigerata finale di Champions League della Juventus. Ed è imbarazzante la sua accettazione di quel che è accaduto come male minore.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Dicembre 2021, 14:10
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