Tifosi Inter in Duomo, è allarme contagi. Il prefetto: «La piazza chiusa? Sarebbe stato peggio». E Sala e Salvini litigano sulla festa allo stadio

Tifosi Inter in Duomo, è allarme contagi. Il prefetto: «La piazza chiusa? Sarebbe stato peggio». E Sala e Salvini litigano sulla festa allo stadio

di Simona Romanò

È scontro per la folle festa scudetto dei tifosi dell’Inter domenica. Festeggiamenti che hanno fatto scattare l’allarme contagi per i trentamila nerazzurri assembrati tra Duomo e Cairoli. Scene definite «inaccettabili» a livello bipartisan e nel mirino è finito il Comune, ma non solo.

IL PREFETTO Alle critiche sul perché piazza Duomo non sia stata chiusa ha riposto il prefetto Renato Saccone: «Abbiamo valutato che chiuderla sarebbe stato inevitabilmente occasione di ancora più rischiosi assembramenti, sotto ogni profilo». Di fronte a trentamila tifosi «la gestione dell’ordine pubblico è un delicato equilibrio, non si usano idranti, né ha senso transennare una città, ma si opera per evitare incidenti di qualsiasi natura, che non ci sono stati, per ridurre i tempi delle manifestazioni». Di «mitigazione del danno» hanno parlato anche i vertici della questura. La Digos, dal canto suo, sta vagliando la posizione di otto ragazzi ubriachi, tra 18 e 20 anni, identificati dopo il lancio di bottiglie agli agenti. Intanto, la Curva Nord, su Facebook, annuncia altri due festeggiamenti (l’8 e il 23 maggio) frenati dalla prefettura.

BAGARRE POLITICA Il centrodestra attacca il sindaco Giuseppe Sala. L’affondo via Twitter è del leader della Lega Matteo Salvini: «Milano ha ancora un sindaco? Non poteva far entrare 20mila tifosi al Meazza che ne contiene 80mila, invece di tacere e scappare?». A stretto giro la risposta via social di Sala: «No. Non era possibile. Innanzitutto perché gli stadi sono chiusi. E poi, come entrano ed escono i tifosi senza assembrarsi?». Lega e Forza Italia chiedono «le dimissioni» dell’assessora alla Sicurezza e vicesindaca, Anna Scavuzzo. Il centrosinistra ribatte mostrando la foto della consigliera leghista Silvia Sardone in piazza. «Un sopralluogo», spiega lei.

VIROLOGI Sono tutti preoccupati. «Gli effetti li vedremo tra 14 giorni, prevediamo una risalita dei contagi», avverte Fabrizio Pregliasco. Per l’infettivologo Massimo Galli la festa è stata «un errore, c’è stata la perdita di controllo delle minime misure». Duro il presidente del consiglio superiore della Sanità Franco Locatelli: «Così non si onorano 121 mila morti».

PROPOSTA Oggi sarà discussa in consiglio regionale una mozione della consigliera del Pd Carmela Rozza per «avviare il tracciamento di chi era in piazza», con l’aiuto dell’Inter.


Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Maggio 2021, 09:28