Anarchici devastano Milano, undici denunciati: danneggiati negozi, vetrine e automobili. Sei agenti feriti

Anarchici devastano Milano, undici denunciati: danneggiati negozi, vetrine e automobili. Sei agenti feriti

di Simona Romanò

Milano devastata tra piazza XXIV Maggio e Porta Romana, con i veicoli parcheggiati e i bar vandalizzati, le vetrine frantumi. Sei agenti feriti. E undici anarchici, non solo milanesi, ma anche di Sondrio, Torino e Trento, trasportati in questura, sabato sera, per essere identificati, poi, ieri, denunciati dagli agenti della Digos, a vario titolo, per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e porto abusivo di armi.
È il bilancio di un pomeriggio di scontri durante il corteo non autorizzato degli antagonisti a sostegno di Alfredo Cospito, l'anarchico 55enne in regime di 41 bis, in sciopero della fame da oltre 100 giorni: sabato pomeriggio è stato trasportato, in via precauzionale, dal carcere di Opera in una stanza-cella del reparto di medicina carceraria dell'ospedale San Paolo per il peggioramento delle sue condizioni.


DEVASTAZIONE E ALLERTA Ora, dopo il ricovero di Cospito, aumenta ancor di più la tensione: ne sono certi gli investigatori, tra i quali serpeggia grande preoccupazione, perché i toni si sono fatti sempre più violenti. Erano tantissimi gli agenti in strada sabato, ma la furia degli antagonisti è stata incontenibile: circa quattrocento si sono radunati alle 16, in piazza XXIV Maggio, e sebbene il corteo non fosse autorizzato ha iniziato a sfilare «Contro il 41 bis».

I manifestanti hanno prima bersagliato i giornalisti con gavettoni e fumogeni. Poi, hanno distrutto tutto quanto incrociavano: tavolini dei bar, vetrine infrante, macchine vandalizzate, bici e moto gettate a terra, muri imbrattati. Lo scontro più duro, all'incrocio tra viale Sabotino e via Altaguardia, all'arco di Porta Romana, quando la polizia è intervenuta per bloccare il corteo e interrompere la distruzione: alla carica dei poliziotti i manifestanti hanno risposto con zappe, bastoni, bombe carte. Solo con i lacrimogeni gli agenti sono riusciti a disperderli, ma i danni erano già ingenti.


SALUTE COSPITO Ieri Alfredo Cospito ha rifiutato la sedia a rotelle per entrare in ospedale sulle sue gambe e chiedere «scusa per il disturbo». È stato trasferito da Opera «in meno di 15 minuti con la massima sicurezza e segretezza». Le sue condizioni «sono stabili»: il 24 febbraio la Cassazione si esprimerà sulla revoca del carcere duro, dopo il «no» del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Oggi potrebbe ricevere una nuova visita della presidente del Tribunale di sorveglianza e del medico di parte.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Febbraio 2023, 08:39
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