«Che c***o volete? Sono Baby Gang» e aggredisce gli agenti: ancora guai per il rapper 20enne

Il 20enne è scappato ed è indagato a piede libero, mentre l'amico è stato arrestato

«Che c***o volete? Sono Baby Gang» e aggredisce gli agenti: ancora guai per il rapper 20enne

Ancora guai giudiziari per Baby Gang, nome d'arte del rapper 20enne Zaccaria Mouhib. «Che c***o volete? Io sono Baby Gang». Il rapper milanese ha risposto con arroganza e prepotenza ai poliziotti che stavano procedendo a un'operazione di controllo e di identificazione su di lui e sull'amico in sua compagnia.

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Lunedì 11 aprile, mentre era assieme ad un amico a bordo di uno scooter, non si è fermato ad un primo controllo, in zona piazzale Loreto a Milano, e poi ha aggredito gli agenti e infine è scappato. L'amico è stato arrestato dalla polizia per resistenza a pubblico ufficiale, su ordine del pm di turno Elisa Calanducci, mentre il rapper è scappato ed è stato indagato a piede libero sempre per resistenza. 

I due giovani, l'amico e coetaneo del rapper è stato arrestato e sarà processato per direttissima, sono accusati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, perché nella colluttazione avrebbero anche provocato lievi ferite agli agenti.

Il rapper era stato arrestato nei mesi scorsi in un'inchiesta della Procura milanese su una serie di rapine, ma poi, difeso dal legale Niccolò Vecchioni, era stato scarcerato su decisione del Riesame che aveva considerato come lacunose le prove a suo carico e soprattutto i riconoscimenti fotografici.

In più, il 20enne è anche indagato dal pm Giovanni Polizzi per «accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti», dopo che sul suo profilo Instagram alcuni giorni fa ha scritto, a corredo di un paio di sue foto, di aver «girato una parte» di un suo nuovo video musicale a San Vittore, dopo l'arresto, sostenendo che in questo modo il suo «prossimo singolo rimarrà nella storia del rap» essendo «il primo artista 'detenuto' ad aver girato un video in un carcere».

Il rapper, hanno scritto i giudici della Sezione misure di prevenzione di Milano, non ha «ancora trovato un punto di equilibrio tra la personalità di rapper antisistema con cui si è affermato a livello artistico e la necessità di rispetto, sul piano personale, dei precetti del vivere civile».

Giudici che di recente hanno respinto la richiesta della Questura di Sondrio di applicare una misura di «sorveglianza speciale» per due anni a carico del giovane. A carico del 20enne ci sono anche numerosi fogli di via emessi da diverse città, tra cui Milano. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Aprile 2022, 21:05
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