Omicidio Carol Maltesi, Davide Fontana condannato a 30 anni di carcere. La famiglia della ragazza: «Senza ergastolo non c'è giustizia»

L'uomo aveva ucciso e fatto a pezzi la 29enne

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di redazione web

Davide Fontana è stato condannato a 30 anni di carcere dal tribunale di Busto Arsizio per l'omicidio di Carol Maltesi. Il 44enne è finito a processo per aver ucciso e fatto a pezzi la ragazza 29enne nella sua casa di Rescaldina (Milano), disperdendo poi i suoi resti. L'accusa aveva chiesto l'ergastolo. La sentenza è arrivata dopo sette ore di camera di consiglio.

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La famiglia: senza ergastolo non c'è giustizia

«È una vergogna, mia nipote l'ergastolo lo ha avuto a vita, così come sua madre e il mio nipotino». Sono le parole della zia di Carol Maltesi, Anna, al termine del processo di Davide Fontana, condannato a 30 anni per aver ucciso la giovane con cui aveva avuto una relazione, oggi in Tribunale a Busto Arsizio (Varese). «Lascio tutto nelle mani di Dio, è una vergogna - ha ribadito tra le lacrime - ci aspettavamo l'ergastolo, anche se a mia sorella non interessava, perché tanto niente le riporterà Carol».

 

«Con tutto quello che succede - ha concluso -, tra dieci anni sarà fuori e potrà rifarsi una vita, mia nipote a 26 anni non torna più».

La richiesta dell'accusa

Ergastolo con isolamento diurno per due anni, è quanto era stato chiesto in Tribunale a Busto Arsizio (Varese) dall'accusa per Davide Fontana, l'uomo di 44 anni che nel gennaio 2022 ha ucciso e fatto a pezzi la 26 enne Carol Maltesi, nella sua casa di Rescaldina, in provincia di Milano.

Il pm Carlo Alberto Lafiandra, titolare del fascicolo di inchiesta, ha chiesto anche un risarcimento di 2 milioni per il figlio di Carol e 500 mila euro ciascuno per madre e padre della giovane.

Maltesi, dopo una breve relazione con Fontana, con il quale girava qualche video per «Only fans» in epoca di pandemia, aveva deciso di trasferirsi a Verona per stare vicino al suo bambino, avuto da una precedente relazione.

Questo, secondo l'accusa, è il movente del delitto. Fontana, quel pomeriggio, colpì alla testa la 26 enne con un martello, per poi finirla con un colpo alla gola. Poi fece a pezzi il corpo, conservandolo in un congelatore acquistato su Amazon, fino a quando ha abbandonato i resti nelle campagne di Brescia. Si torna in aula il prossimo 5 giugno.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Giugno 2023, 18:35
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