L'accoltellatore di Milano 'girovagava' in zona stazione. Tra i feriti anche una donna incinta

Intorno alla stazione fino al pomeriggio di ieri quando ha lasciato una lunga scia di sangue mettendo a segno una serie di rapine a donne

L'accoltellatore di Milano 'girovagava' in zona stazione. Tra i feriti anche una donna incinta

di Redazione Web

Rhasi Abrahman, 23 anni, quando ieri è stato bloccato dagli agenti della Questura in via Venini, dopo aver ferito con un coltellino multiuso sei persone nelle vie vicine alla stazione Centrale di Milano, al polso aveva ancora il braccialetto di un ospedale. Era quello di San Donato, dov'era finito il 6 febbraio scorso.

Gli agenti quel giorno avevano trovato il marocchino in uno stato di totale alterazione, da alcol o altro, a bordo di un treno alla stazione di Milano Rogoredo. Qualche ora prima, a bordo di un autobus della linea 90 aveva strappato il cellulare a un uomo. Nell'ospedale di San Donato era stato ricoverato una notte, per poi essere dimesso.

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La denuncia per furto

In quell'occasione era stato denunciato per furto con strappo. Ha poi probabilmente girovagato con i 'dannati' della stazione Centrale fino al pomeriggio di ieri quando ha lasciato una lunga scia di sangue mettendo a segno una serie di rapine a donne, una delle quali incinta, «non esitando a colpirle con estrema violenza, oltre che ad usare il coltellino»: quattro rapine mentre una quinta è rimasta solo tentata.

In via Sammartini, strada che costeggia la Centrale, Abrahman, secondo la richiesta di convalida dell'arresto del pm Maura Ripamonti, ha «scaraventato» la vittima «contro un'auto, colpita a pugni in testa, bloccata al suolo» e ha continuato «a colpirla con ulteriori pugni in testa» per prenderle l'iPhone. Prima aveva ferito alla mano una donna in via Bruschetti per prenderle il telefonino, e poi ha fatto altrettanto nel sottopasso Mortirolo. Non ha desistito nemmeno quando tre uomini, in viale Brianza, sempre in zona Centrale gli si sono avventati addosso per bloccarlo dopo l'ennesima rapina.

 

Fuori dal bar della via, dove si trovava un avventore che ha cercato di fermarlo, rimediando una ferita al braccio, sono state lavate le macchie di sangue. L'uomo, Francesco Micciantuono, era seduto a bersi una birra quando ha visto il marocchino aggredire una ragazza, puntandole il coltellino alla gola. La giovane donna l'aveva visto arrivare, ha raccontato a verbale «indossando una scarpa mentre l'altra la teneva in mano, barcollando in evidente stato confusionale». Il fidanzato della ragazza era già intervenuto, insieme a un sessantottenne che stava uscendo di casa, Carlo Bertuletti. Tutti e tre sono rimasti feriti. Bertuletti con un profondo taglio alla spalla, Micciantuoni ferito al braccio. Grondante di sangue, è tornato al bar.

«Mi ha colpito, mi ha colpito», diceva mentre recuperava il telefono e gli altri oggetti lasciati sul tavolo.

I residenti in zona ripetono come un mantra: «Qui non si è più sicuri, abbiamo paura» L'epilogo in via Venini, a poche centinaia di metri di distanza. Rhasi ha cercato di aggredire un'altra donna. Qui è stato preso dai poliziotti e portato, per le sue condizioni di alterazione, all'ospedale Fatebenefratelli da dove è stato dimesso per andare nel carcere di San Vittore in attesa della convalida dell'arresto per rapina pluriaggravata e lesioni. Anche tutti i feriti sono stati dimessi, con prognosi tra i cinque e i 21 giorni ma difficilmente scorderanno quei momenti di terrore accaduti in strade piuttosto trafficate a quell'ora.

La polemica sulla sicurezza

Intanto si è accesa la polemica politica sulla sicurezza in città. Il sindaco Giuseppe Sala risentirà il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi per «condividere la necessità di avere più risorse, più persone in divisa in città». Quanto è successo «è un fatto assolutamente grave» ma «Milano non è in emergenza - ha aggiunto -. Chi vuole dimostrare il contrario provi a farlo». Il ministro Piantedosi, da parte sua, si è complimentato con la Polizia per l'arresto in tempi brevi dell'aggressore e ha spiegato che con Sala verificherà «la possibilità di estendere ed intensificare i servizi di controllo del territorio, già proficuamente attivati all'interno della stazione di Milano, anche nelle aree cittadine intorno alla Stazione». 


Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Marzo 2023, 19:50
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