Il rumore degli addii

Il rumore degli addii

di Flaminia Bolzan

Chi ha sostenuto che gli addii sono silenziosi? Io non me lo ricordo. Ma è chiaro da quello che sto per dirvi che non lo condivido affatto, gli addii per molti fanno il rumore di un servizio di porcellana da 18 pezzi che viene tirato fragorosamente contro un muro. Magari non nel momento esatto, ma certamente nel pre e nell’immediato post. L’avete seguita la vicenda di Shakira, no? Ecco, capirete facilmente che il suo è stato un addio che di rumore ne ha fatto proprio parecchio. E il suono non era certo quello di una canzone, ma piuttosto quello di una gran cassa colma di astio e risentimento. Direi anche un non troppo velato rosicamento.

Il mio non è un invito a fare altrettanto, ovviamente, ma a cogliere la sfumatura che c’è in ogni addio. Può essere anche quella di una porta sbattuta, o di una cascata emotiva. Però insomma, negarlo non è tutto sommato positivo. Un addio non passa mai totalmente inosservato e se l’obiettivo che ci poniamo è quello di “attraversare” i momenti, vi invito a farlo anche in questo caso. E allora descrivetemelo. Cosa vedono i vostri occhi? Come risuona? Che sapore e consistenza ha? Di cosa puzza o profuma? Sfruttiamo tutti e cinque i sensi, per dargli un senso.


Ultimo aggiornamento: Sabato 21 Gennaio 2023, 10:35
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