Le bugie sulla strada di Pinocchio

Le bugie sulla strada di Pinocchio

di Flaminia Bolzan

Amici cari avrei voluto tanto accogliervi nel mio salotto per conversare di favole in un'altra modalità, ma l'aderenza al nostro tempo ci impone una chiave di lettura che seppur divertente, è assai poco piacevole da certe angolazioni. E infatti ho scelto la storia di un burattino che nell'idea del suo papà, Collodi, doveva essere una sorta di monito sul cattivo comportamento, ma a giudicare da quel che possiamo osservare credo che in troppi non ne abbiano proprio colto il senso. Pinocchio infatti era attratto dai piaceri e debole alle tentazioni, ma soprattutto, diceva un sacco di bugie. Vi ricorda qualcuno? Mi sembra di sentirvi mentre ne pronunciate il nome. Ma non preoccupatevi, perché vedete, la Fata Turchina ci ha spiegato la categoria delle sue bugie, quelle con il naso lungo, che a differenza di quelle con le gambe corte sono talmente ovvie da essere immediatamente riconosciute.

Mi chiedete quindi quale è la morale? Che rendono ridicolo solo il bugiardo! Perciò se è in queste che vi siete imbattuti, non fatevene un cruccio, avete avuto un'opportunità grande per comprendere e vedere in maniera più nitida chi c'è davanti a voi. E non è diverso da quel pupazzo di legno che nella favola perseguiva strade dalla gratificazione immediata senza capire che queste, alla fine, conducono solo alla trasformazione in somaro.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Aprile 2022, 13:20
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