La variante Omicron di Sars-CoV-2 tiene di nuovo il mondo col fiato sospeso. Il timore delle autorità sanitarie è che un'esplosione dei contagi legata alla maggiore trasmissibilità del nuovo mutante possa annullare l'effetto benefico di una potenziale minore gravità e generare ugualmente una pressione insostenibile sui sistemi sanitari. «Ma in questo momento fortunatamente non sembra così», obietta Alberto Zangrillo, prorettore dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano e direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell'Irccs ospedale San Raffaele, interpellato dall'Adnkronos Salute.
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«I numeri ci dicono che per ora non sta accadendo. Se qualcuno sostiene il contrario si assuma la responsabilità di gridare 'al lupo al lupo'». «L'Italia è bloccata», osserva lo specialista che in questi giorni ha più volte segnalato via Twitter quello che secondo la sua visione non sta andando per il verso giusto, dalle quarantene per i contatti asintomatici di persone positive alla richiesta eccessiva di tamponi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Dicembre 2021, 08:55
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