LA PROTESTA

Protesta agricoltori, i trattori alle porte di Roma. «Giovedì mobilitazione, andremo a Sanremo». Mezzi sulla Nomentana, assediata anche Torino: la mappa delle manifestazioni

Il serpentone di circa 250 trattori si è spostato verso la Cassia, arrivo previsto nella Capitale verso le 17

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Leader della protesta: «Nostro rappresentante salirà sul palco di Sanremo»»

«Un nostro rappresentante salirà sul palco di Sanremo». Lo annuncia Danilo Calvani, leader del Comitato degli agricoltori traditi, in merito alle parole di Amadeus in conferenza stampa. «Siamo in contatto con l'organizzazione del Festival per stabilire i dettagli» ha aggiunto Calvani.

Meloni: «Rabbia degli agricoltori arriva da una lettura ideologica della transizione ecologica»

«Molta della rabbia degli agricoltori arriva da una lettura ideologica della transizione ecologica che ha pensato di difendere l'ambiente combattendo gli agricoltori, non è la mia visione». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa nel corso della sua visita a Tokyo. «Penso che gli agricoltori siano fondamentali e debbano essere coinvolti all'interno della transizione ecologica se vogliamo che funzioni, perché sono persone attente alle dinamiche ambientali e a far sì che la nostra natura possa trovarsi nella migliore condizione possibile».

Leader della protesta: «Giovedì inizierà la mobilitazione»

«Da giovedì inizierà la mobilitazione. I nostri mezzi confluiranno in diversi punti di raccolta attorno alla capitale e la settimana prossima ci sarà una grande manifestazione a Roma». A dirlo Danilo Calvani, uno dei leader della protesta e alla guida del movimento 'Cra Agricoltori traditi', al termine di un incontro in questura a Roma. «Dobbiamo ancora stabilire i dettagli - aggiunge - ma probabilmente faremo un corteo anche con trattori».

Centinaia all'interporto

Alcune centinaia di agricoltori e allevatori, arrivati non solo dal Torinese, ma anche da altre province del Piemonte, stanno manifestato da questa mattina di fronte all'interporto Sito, a Rivoli, accanto alla tangenziale del capoluogo. Con i trattori e altri mezzi di lavoro i manifestanti hanno viaggiato lungo la provinciale, rallentando il traffico, e hanno raggiunto un campo lungo la strada, non molto lontano all' interporto, dove hanno allestito un presidio informativo che durerà una settimana, per sensibilizzare le persone «sulla lotta che stiamo portando avanti, tutti insieme, uniti finalmente». «Siamo pronti ad andare avanti nella protesta a oltranza e ci serve la solidarietà di tutti», hanno spiegato i manifestanti

Assedio a Torino

Oltre 200 trattori si sono radunati questa mattina alle porte di Torino, tra Rivoli e Orbassano, poco distante dalla tangenziale. Il gruppo si è unito alle proteste degli agricoltori che da giorni manifestano in tutta Europa, Italia compresa, per chiedere salari equi, l’abolizione delle tasse sul carburante e l’aumento del prezzo del latte, meno norme ambientali e più controlli sulle specie dannose, come i cinghiali. Il presidio torinese durerà una settimana circa fino alla manifestazione che dovrebbe riunire tra i 1.500 e i 2.000 trattori venerdì, ha dichiarato Andrea Papa, cofondatore del movimento Riscatto agricolo.

Partito un corteo verso Testa di Lepre

Una parte degli agricoltori in presidio da questa mattina al km 29.7 della via Aurelia, a Torrimpietra, si è mossa in corteo, con i trattori, lungo un tratto della via Aurelia per raggiungere la rotonda di Testa di Lepre, nei pressi del borgo agricolo del nord del comune di Fiumicino, che dista circa 6 km, per poi tornare indietro. A quanto si è appreso, il corteo, autorizzato, è stato limitato ad una decina di trattori. Il resto dei mezzi, una trentina, è rimasto al presidio. Il corteo, che inevitabilmente causa rallentamenti alla viabilità, è controllato dalle forze dell'ordine e dalla polizia locale. La rappresentanza di agricoltori proviene dai territori di Fiumicino, Anguillara, Ladispoli e Cerveteri. Gli agricoltori hanno allestito dei gazebo per il presidio, dove poi i trattori torneranno al termine del corteo.

I quattro presidi a Roma

A sud di Roma si prepara un quarto presidio probabilmente a Cecchina, oltre a quelli già attivi a Nord della città, a Valmontone, Torrimpietra e Civitavecchia. La data della protesta a Roma, intanto, potrebbe arrivare prima del previsto perché l'appuntamento in questura con il Cra Agricoltori traditi, previsto inizialmente serata, è stato anticipato alle 14,00. Lo ha detto all'ANSA Danilo Calvani, leader del Cra.

Al quarto presidio di Cecchina dovrebbero confluire gli agricoltori in arrivo dalle province di Frosinone e Latina, ha detto ancora Calvani. A Roma sta anche arrivando «qualche gruppo autonomo», ha aggiunto riferendosi a quello proveniente dalla Valdichiana e a un altro gruppo in arrivo da Pescara. Entrambi dovranno fare capo ai presidi del Cra, ha osservato. In questo momento «il grande problema è la logistica, perché i mezzi in arrivo sono almeno 2.000 e le persone molte di più». Stanno arrivando «in ordine sparso e potrebbero arrivare tutti quanti fra martedì e mercoledì della prossima settimana». La data della prima protesta dentro la città potrebbe quindi arrivare nel pomeriggio, dopo l'incontro in questura, ma «non sarà con i trattori, se non una presenza simbolica».

Quanto al luogo, «è da concordare, saremo in molti e non vogliamo creare disagi».

500 mezzi invadono il centro di Rovigo

Sono circa 500 i trattori, giunti dal Veneto ma anche dalle regioni limitrofe, che hanno «invaso» il centro di Rovigo, nell'ambito delle proteste contro le politiche dell'Ue nel settore dell'agricoltura. I mezzi hanno occupato l'intera sede stradale di Corso del Popolo e piazza De Gasperi, nel cuore del capoluogo polesano, causando tuttavia disagi limitati, poiché la manifestazione era stata concordata con la Questura. Una delegazione di poche persone ha quindi incontrato il Prefetto, Clemente Di Nuzzo, cui ha ribadito le ragioni della protesta. È previsto ora che il corteo si diriga verso un centro commerciale situato a sud della città, restando in presidio fino alle ore 17.00 circa.

Più di cento trattori in corteo in Salento

Più di cento trattori, secondo le forze dell'ordine, hanno attraversato questa mattina il centro di Nardò, paese in provincia di Lecce. Si tratta, precisano i manifestanti, di una protesta pacifica indetta dal movimento Agricoltori salentini contro le politiche europee. I portavoce del movimento, Giuseppe Mariano e Giovanni Ianne, spiegano che «non ci fermeremo e siamo pronti ad arrivare a Roma e a Bruxelles. L'Europa da tempo è entrata prepotentemente nel nostro lavoro provando a indebolire l'agricoltura, l'allevamento e tutta la gloriosa filiera del cibo italiano». «Vogliono imporci carni sintetiche e farine di insetti - proseguono - importare grani dal Canada e tenere incolti i terreni. Queste follie non hanno senso. Anzi, un senso ce l'hanno: quello di distruggere l'agricoltura italiana». «Nel frattempo - concludono - i costi di produzione e del carburante sono alle stelle ma, anziché ottenere risposte su abbassamento dei prezzi e compensi adeguati, riceviamo dall'Europa l'ennesimo schiaffo in faccia». I manifestanti hanno ricevuto il «sostegno» del sindaco di Nardò, Pippi Mellone, e del consigliere comunale delegato all'Agricoltura, Pierpaolo Giuri.

Frutta e verdura gettata per protesta

Frutta e verdura prima gettata per protesta e per alzare l'attenzione sulla crisi comparto agricolo, quindi regalata ai cittadini di passaggio in auto, molti dei quali si sono mostrati contenti, accettando di buon grado il dono. «Fate bene a protestare, è anche per il nostro futuro» ha detto un automobilista, solo in pochi non l'hanno voluto. È la forma di protesta attuata dagli agricoltori in presidio da sabato 3 febbraio all'esterno del casello autostradale dell'A1 di Santa Maria Capua Vetere.

Trattori sulla Flaminia, la coda

Sarà probabilmente la Flaminia la strada che gli agricoltori umbri e quelli in presidio a Orte percorreranno per raggiungere Roma nel giorno che verrà scelto per la protesta. A parlare con l'Ansa è Antonio Monfeli, agricoltore di Vignanello (Viterbo) che fa parte del comitato in protesta da giorni di fronte al casello autostradale nella città laziale. «Oggi pomeriggio, in accordo con la questura di Roma, invieremo il comunicato con giorni e orari della protesta che porteremo nella capitale. Partire oggi, per i più vicini come noi ed altri nel centro Italia, ha poco senso. Si rischia solo di perdere tempo. La manifestazione nazionale si terrà venerdì o sabato», aggiunge. «In attesa del 'viaggiò a Roma, oggi ad Orte terremo un piccolo sit-in per mantenere vivo il presidio e la protesta», dice ancora Monfeli, ricordando che «solo gli agricoltori in presidio al casello di Valdichiana hanno deciso autonomamente di partire per Roma». «Noi invece - prosegue - ci muoveremo verso la capitale quando avremo certezza del giorno della manifestazione e del tragitto. Chi parte da Orte, presumibilmente percorrerà la Flaminia, così come gli agricoltori umbri. Altri, come me dal Viterbese, molto probabilmente raggiungeranno Roma dalla Cassia. Dobbiamo definire gli ultimi dettagli in accordo con le forze dell'ordine e a quel punto il quadro e le tempistiche saranno più chiare, anche per chi si sposta dal nord e dal sud Italia. Per chi proviene dal nord del Lazio, ad esempio, il parcheggio di attestamento da cui spostarsi verso il centro di Roma potrebbe essere a Formello. Oggi farò un sopralluogo in quell'area». Monfeli parla anche della richiesta di portare al festival di Sanremo la protesta degli agricoltori italiani. «La risposta di Amadeus, circa la nostra presenza sul palco dell'Ariston, e io comunque a Sanremo ci andrò-, dovrebbe arrivare oggi intorno alle 13,00. Sono fiducioso. Vogliamo portare all'attenzione di tutti la protesta di tante persone, ma anche di tanti giovani agricoltori italiani che rischiano di non avere un futuro».

Gli agricoltori hanno caricato sui trattori cibo e bevande

«Porteremo la nostra protesta nella Capitale - ha detto uno dei portavoce, Salvatore Fais - andiamo avanti in attesa di risposte concrete». Alla partenza era presente un massiccio servizio d'ordine, con polizia, carabinieri, polizia municipale e uomini dell'Anas. L'atmosfera è rimasta tranquilla. Gli agricoltori hanno caricato sui trattori cibo e bevande e sono partiti verso Bettolle nel senese per imboccare la Cassia senza alcuna tensione. Nessun disagio per il traffico nella parte aretina. I rallentamenti si verificheranno lungo il percorso della Cassia, che sarà comunque presidiato dalle forze dell'ordine. Il corteo sarà infatti accompagnato dagli agenti, in particolare dalla Digos.

 

Sono partiti alle 7 i trattori che si trovavano al presidio, organizzato da Riscatto agricolo, nei pressi del casello Valdichiana dell'A1, in un terreno vicino a un outlet nel Comune di Foiano della Chiana (Arezzo) da dove, per sette giorni, i manifestanti hanno organizzato blocchi temporanei all'esterno dell'autostrada. Il serpentone di circa 250 trattori - questo il numero dei mezzi dato dagli organizzatori - si è spostato verso la Cassia, via scelta per raggiungere Roma dove si aggregheranno al resto dei trattori provenienti da tutta Italia. Le 17 l'ora prevista per l'arrivo. Il nuovo presidio sarà allestito in zona Nomentana.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Febbraio 2024, 07:58
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