Stupro a Catania, la vittima di Palermo: «Ho rivissuto quella notte, so cosa si prova. Io linciata, non posso più uscire di casa»

«Quando ho saputo della 13enne violentata a Catania da sette ragazzi ho provato un dolore enorme, è stato come rivivere quello che mi era accaduto»

Stupro a Catania, la vittima di Palermo: «Ho rivissuto quella notte, so cosa si prova. Io linciata, non posso più uscire di casa»

di Redazione web

Dopo il caso dello stupro di Catania, dove una ragazzina di 13 anni è stata violentata dal branco, con sette ragazzi che avrebbero accerchiato lei e il fidanzato per abusare di lei mentre lui veniva tenuto fermo, parla Asia, la giovane vittima nel luglio scorso di un altro stupro avvenuto al Foro Italico di Palermo. «Quando ho saputo della 13enne violentata a Catania da sette ragazzi ho provato un dolore enorme, è stato come rivivere quello che mi era accaduto», le sue parole.

Asia: «Ho rivissuto quella notte»

Asia esprime tutta la sua «solidarietà e comprensione» nei confronti della vittima di questa ennesima violenza. «So bene quello che si prova - spiega all'ANSA attraverso il suo legale, l'avvocato Carla Garofalo - perchè l'ho vissuto sulla mia pelle.

Non passa giorno senza che io ripensi a quella notte maledetta...». Ma Asia, all'epoca 19enne, sottolinea anche di essere stata sottoposta a quello che definisce un vero e proprio «linciaggio» attraverso i social e la stampa.

«Sulla mia vicenda - dice - sono state scritte cose non vere. Hanno cercato di infangarmi, di farmi passare per una ragazza facile che se le è andata a cercare. Non posso uscire da casa perchè vengo insultata per strada. La gente non si rendo conto che non si tratta di una telenovela ma della vita di una persona che viene distrutta».

L'avvocato Garofalo ha già annunciato che Asia presenterà denuncia verso tutti coloro «che hanno diffuso o divulgato notizie non corrispondenti a verità o addirittura false». La ragazza ha anche pubblicato sul suo profilo instagram un post di Matteo Salvini sulla vicenda della 13enne violentata a Catania con la scritta «Mi fate schifo». «Mi riferivo - spiega - a quanto era accaduto, non alla nazionalità dei sette egiziani arrestati. Io sono stata violentata da sette italiani».


Ultimo aggiornamento: Domenica 4 Febbraio 2024, 14:38
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