Tradito dalla passione per la montagna, trovato morto l'alpinista disperso: Stefano aveva solo 24 anni

Le ricerche di Stefano Bazzacco si sono concluse nel peggiore dei modi, l'alpinista è stato individuato in una buca ricoperta dalla neve e recuperato privo di vita

Tradito dalla passione per la montagna, trovato morto l'alpinista disperso: Stefano aveva solo 24 anni

di Niccolò Dainelli

Le ricerche di Stefano Bazzacco si sono concluse nel peggiore dei modi. L'alpinista 24enne era disperso da più 24 ore sulle Alpi Gilie Occidentali, in Friuli Venezia Giulia. Il giovane è stato ritrovato morto dai tecnici del Soccorso alpino che lo hanno recuperato calandosi per una decina di metri in una buca. 

Leggi anche > Bimbo di 5 anni muore in casa: mistero sulle cause, forse soffocato

Le ricerche

Si sono chiuse nel peggiore dei modi le ricerche del ragazzo di 24 anni che da mercoledì 21 settembre pomeriggio non aveva dato più notizie. È stato ritrovato senza vita, l'alpinista padovano di Tombolo, dopo essere stato individuato sul fondo di una buca presente sul manto nevoso sottostante la via. A darne notizia è stato il soccorso alpino con un post su Facebook

«Purtroppo - scrive la pagina del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - è stato ritrovato senza vita il giovane padovano, classe 1998, disperso da ieri in Friuli-Venezia Giulia sulle Alpi Giulie occidentali. Grazie al fiuto del cane Asia che è stato portato sul nevaio sottostante l'attacco dello Spigolo Deye Peters - la via che il giovane aveva intenzione di scalare in solitaria - è stato possibile concentrarsi su una buca presente sul manto e individuare il corpo senza vita sul fondo della stessa. I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Friuli Venezia Giulia - CNSAS si sono calati per una decina di metri e lo hanno recuperato riportandolo in superficie. Si è atteso l'arrivo del medico legale per la constatazione del decesso».

Il tentativo di fermarlo

Poco dopo le 21 è scattato un intervento di ricerca nelle Alpi Giulie Occidentali, nel gruppo del Jôf Fuart, dopo una segnalazione ricevuta dal gestore del Rifugio Pellarini. Quest'ultimo ha riferito al Nue112 il mancato rientro di un giovane 24enne di Padova partito nella mattina dei 21 settembre, alle 5, dal rifugio con l'intenzione di scalare da solo lo spigolo Deye Peters, una nota e difficile via di arrampicata che risale lo sperone Nord est della Torre delle Madri dei Camosci. Il gestore ha riferito che ha tentato di dissuadere il giovane dal suo intento, senza riuscirvi. Lungo tutta la giornata lo stesso gestore ha a più riprese tenuto sotto osservazione lo spigolo con il binocolo, senza però mai vedere nessuno scalarlo.

Il giovane aveva anche detto al gestore che gli avrebbe fatto sapere qualcosa in merito alle sue decisioni, ma non è giunta alcuna notizia.


Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Settembre 2022, 13:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA