Marina di Massa, la sorella delle giovani vittime: «L'albero mi ha sfiorato la tempia, ho pregato Malak di rimanere sveglia»

Marina di Massa, la sorella delle giovani vittime: «L'albero mi ha sfiorato la tempia, ho pregato Malak di rimanere sveglia»

di Alessia Strinati
Racconta dell'albero che le ha sfiorato la tempia prima di cadere sulle sorelle. Nissrin, la sorella delle due bambine torinesi di origini marocchine morte domenica in un campeggio a Marina di Massa, ricorda cosa è avvenuto pochi secondi prima della tragedia: «L’albero crollato mi ha sfiorato la tempia e mi sono svegliata con le vertigini».

Leggi anche > Sorelline morte a Marina di Massa nel campeggio: due avvisi di garanzia
 
 



In un'intervista a La Stampa la ragazza ripercorre gli ultimi attimi prima che l'albero si è abbattuto sopra le sue sorelle: «La testa mi girava così tanto che non capivo bene cosa fosse successo, ma mi era chiaro che le mie due sorelle stessero molto peggio di me». Da subito si è accorta che la più piccola, Jannat di 3 anni fosse gravissima perché non rispondeva proprio, mentre Malak parlava a fatica. L'ha pregata di rimanere sveglia, l'ha incitata a non mollare, ma purtroppo dopo poco la 14enne è svenuta e non si è mai più svegliata. 

La sorella non riesce a superare lo choc, così come il padre che parla delle figlie come di due angeli: «L’albero ha colpito la tenda dove dormivamo e ha colpito le mie due figlie. Ha scelto loro, il significato dei loro nomi angelo e paradiso. E adesso loro sono in Paradiso». Tra pochi giorni la famiglia tornerà a Torino insieme alle due piccole salme, ma non sanno ancora se lasceranno che riposino in pace in Italia o se torneranno in Marocco.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Settembre 2020, 12:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA