Un questionario su sesso e sessualità «totalmente anonimo» e «su base volontaria» sottoposto nei giorni scorsi agli studenti del liceo scientifico 'Serpieri' di Rimini ha generato polemiche nella città romagnola. Alcuni genitori, dall'identità e numero per ora ignoti, hanno criticato alla scuola il mancato coinvolgimento delle famiglie.
Un altro gruppo di genitori, ha invece scritto una lettera - firmata da una ventina di nomi e cognomi il cui numero è in crescita - per difendere il sondaggio che fa parte di una ricerca universitaria in psicologia. Questi ultimi hanno rivendicato «l'importanza che ha trattare tematiche relative all'educazione alla sessualità e all'affettività». Un fatto che dovrebbe essere «ormai assodato», dicono.
Ma «purtroppo ancora è molto difficile parlare in maniera sana e costruttiva di questi argomenti, rimasti un tabù. Ad oggi - ricordano - siamo uno dei pochi paesi membri dell'Unione Europea accanto a Bulgaria, Cipro, Lituania Polonia e Romania, dove ancora non si è strutturato un percorso obbligatorio di educazione alla sessualità nelle scuole». I genitori favorevoli al sondaggio si dicono rammaricati dall'intervento «di alcuni genitori che, in maniera arbitraria, si sono espressi a nome di una collettività non meglio precisata».
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Sesso, il questionario divide i gentori
E difendono il liceo per la sua attenzione all'educazione sessuale, «fondamentale soprattutto nell'era digitale». «Riteniamo - aggiungono - che le azioni tese a favorire nei ragazzi uno sviluppo consapevole degli aspetti emotivi e sessuali che contraddistinguano le relazioni, di qualsiasi natura esse siano, dovrebbe essere un obiettivo primario della scuola che andrebbe favorito e non osteggiato nascondendosi dietro a falsi perbenismi».
#Sesso, questionario agli studenti del liceo. Esplode la polemica tra i genitori: «Non ci hanno coinvolti» #Rimini https://t.co/G1UndF76KU
— Leggo (@leggoit) April 4, 2023
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Aprile 2023, 16:36
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