Il debutto in classe spacca l'Italia al Nord si parte il 14, al Sud il 24
di Lorena Loiacono
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Intanto ieri i primi insegnanti sono rientrati per la programmazione dell'anno scolastico, per i collegi dei docenti e in alcune scuole superiori per i corsi di recupero. Si tratta di quelle lezioni che, dopo la didattica a distanza, dovranno aiutare circa 500mila studenti italiani a recuperare le insufficienze avute in pagella nonostante siano stati tutti promossi. Un primo banco di prova, quindi, che fotografa le novità e le criticità dell'avvio del nuovo anno. Il debutto delle nuove norme anti-Covid non è certo semplice. Servono spazi e banchi monoposto. Per entrare a scuola, scaglionati e mai in gruppo, è necessaria la mascherina: si segue un percorso indicato da una sorta di segnaletica e si arriva al proprio banco. Senza mai avvicinarsi a nessuno più di un metro.
E sono fondamentali l'area-Covid, dove isolare eventuali casi sospetti, i disinfettanti, pulizie e areazione continua degli spazi.
I banchi devono essere monoposto e distanziati: su questo punto il vero banco di prova ci sarà però il 14 settembre, visto che per ora i corsi si fanno con gruppi ristretti di alunni intorno ai 5-6 presenti e lo spazio si trova. Molti istituti però stanno ancora facendo i conti con i lavori di edilizia leggera, per organizzare ambienti didattici lì dove non ce ne sono, cercando soluzioni tampone. In attesa dei 2,4 milioni di banchi monoposto, in consegna fino a fine ottobre, sarà comunque necessario garantire il distanziamento altrimenti anche alle elementari si resta con la mascherina.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Settembre 2020, 16:19
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