Scuola, la decisione anti covid dei dirigenti: «Sospensione per i ragazzi che non indosseranno la mascherina»

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di Alessia Strinati
Sospensione agli studenti che non indosseranno la mascherina. Questo è il provvedimento che potrebbero mettere in atto alcuni dirigenti scolastici. La riapertura delle scuole è un argomento molto dibattuto, i rischi di poter scatenare nuovi focolai sono molto alti, per questo tecnici e personale scolastico stanno cercando di interfacciarsi e trovare le soluzioni migliori per un ritorno tra i banchi in sicurezza.

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Il Cts ha confermato che i ragazzi e i bambini dovranno usare la mascherina chirurgica a scuola e anche nelle aule, qualora non fosse possibile rispettare la distanza di un metro l'uno dall'altro. Il dispositivo di sicurezza, che verrà fornito agli istituti scolastici, potrà essere tolto solo se si è seduti al proprio banco e ovviamente ben distanti dai compagni. Bandite le mascherine di stoffa, a meno che l'istituto non abbia problemi nel reperire quelle chirurgiche. Sarà poi compito delle scuole evitare di creare assembramenti.

Data la grande responsabilità che grava sui presidi alcuni hanno così scelto una linea dura contro i trasgressori. Come riporta Repubblica, c'è ad esempio la preside dell'istituto tecnologico "Volta" di Perugia che, in caso di mancato rispetto delle regole, ha previsto voti bassi in condotta e sospensioni. D'accordo con lei  Nicoletta Puggioni del polo tecnico "Devilla" di Sassari, mentre non sembra approvare  Domenico Squillace, alla guida del liceo scientifico "Volta" di Milano che ha annunciato che punterà sul dialogo con i ragazzi.

 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Settembre 2020, 12:24
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