Saluto romano a Marzabotto, calciatore assolto: il Comune condannato a pagare le spese processuali

Saluto romano a Marzabotto, calciatore assolto: il Comune condannato a pagare le spese processuali
La vicenda, un anno fa, aveva suscitato molto clamore: il calciatore dilettante Eugenio Maria Luppi, che aveva esultato col saluto romano per un gol a Marzabotto, il piccolo centro che fu sterminato da un eccidio nazifascista durante la Seconda guerra mondiale, è stato assolto ancora una volta dall'accusa di apologia del fascismo.

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Luppi, nella gara in casa del Marzabotto, aveva esultato con il saluto romano e togliendosi la maglia di gioco, per mostrare un'altra t-shirt, con i simboli della Repubblica Sociale Italiana. Il Comune di Marzabotto, dopo la prima assoluzione di Luppi, aveva fatto ricorso, chiedendo l'annullamento del provvedimento e di valutare la violazione del principio del contraddittorio.

Secondo Paola Palladino, giudice del Tribunale di Bologna, il «reclamo non è fondato, in quanto il Comune non può essere ritenuto persona offesa del reato» di apologia del fascismo. «L'interesse protetto dai reati di cui alla legge 645/1952, infatti, 'è l'integrità dell'ordinamento democratico' - scrive il giudice -, per cui persona offesa è solo lo Stato». Il Comune, però, potrà «assumere la veste di soggetto danneggiato, che non ha diritto di ricevere la notifica della richiesta di archiviazione». Luppi è difeso dall'avvocato Alessandro Veronesi. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Marzo 2023, 21:31
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