Stupro in spiaggia. A Jesolo sagome nere impiccate Foto «Pena di morte per gli stupratori»

Stupro in spiaggia. A Jesolo sagome nere impiccate Foto «Pena di morte per gli stupratori»
JESOLO (VENEZIA) - Corda al collo, un cappio appeso al quale c'è una sagoma nera, sotto un cartello che non lascia spazio ad alcun dubbio: «Pena di morte per gli stupratori», vicino e ben visibile il simbolo di Forza Nuova. Il cartonato impiccato è apparso a Jesolo nella notte di martedì 28 agosto in vari punti della cittadina balneare, pochi giorni dopo lo stupro di una 15enne avvenuto in spiaggia, per il quale è stato arrestato un 25enne senegalese, Mohamed Gueye. Il sindaco Valerio Zoggia ha condannato il gesto.




In un post precedente Forza Nuova spiega il perché dell'azione, ritenendo che l'unica soluzione sia la pena di morte del 25enne accusato (e non ancora processato, n.d.r.) dello stupro della ragazzina.  "Alla luce dei recenti fatti di cronaca, dove gli invasori africani hanno creato un'epidemia di stupri, Forza Nuova indica la chiara necessità della difesa nazionale e patriottica...", si legge nel post.
Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Agosto 2018, 16:19
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