Ragazzo ucciso a Napoli, su TikTok il tributo choc al presunto omicida VIDEO

Segnalato anche il video autocelebrativo «che mostra un presunto trafficante di droga accanto alle immagini di pistole e di Pablo Escobar»

Ragazzo ucciso a Napoli, su TikTok il tributo choc al presunto omicida VIDEO

Social network di nuovo sotto accusa per la diffusione di video che inneggiano alla violenza o di sostegno a chi la violenza la pratica. Stavolta a finire nel mirino di due consiglieri regionali della Campania, Francesco Borrelli (Europa Verde) e Severino Nappi (Lega), sono alcuni filmati pubblicati su Tik Tok. Il caso segnalato da Borrelli riguarda video celebrativi e di sostegno ad Antonio Felli, sotto processo con l'accusa di aver ucciso a Casoria, alle porte di Napoli, il fidanzato della sua ex, il 27 enne Gianluca Coppola. Il post-denuncia di Nappi invece mostra un uomo che si è tatuato il volto del narcotrafficante colombiano Pablo Escobar. «Gravissima questa continua apologia della malavita che si fa largo incontrollata sui social network» tuona Nappi. Entrambi i consiglieri chiedono che i contenuti vengano bloccati. 

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«Su Tik Tok - racconta Francesco Borrelli - sono stati pubblicati diversi video celebrativi e di sostegno per colui che avrebbe sparato ad aprile scorso, uccidendolo, Gianluca Coppola». Borrelli mostra i video in cui Felli, ritratto in casa o in strada, riceve una sfilza di commenti che testimoniano solidarietà e vicinanza nei suoi confronti. «E' lo stesso padre di Gianluca Coppola - spiega il consigliere regionale - a segnalare la presenza sui social di questi filmati. Non ci sono parole per descrivere il dolore che hanno provocato questi video (presumibilmente pubblicati da familiari o amici di Felli attraverso account fasulli) che elogiano». «Abbiamo segnalato alle autorità questi filmati - prosegue - chiedendo che vengano rimossi.

E' vergognoso come i criminali, i camorristi, gli assassini vengano esaltati, omaggiati e celebrati. Chiediamo alla magistratura di dare un forte segnale, l'assassino non dovrà beneficiare di sconto di pena».

Severino Nappi, andando fuori dai confini campani, segnala il video autocelebrativo che circola sui social «e che mostra un presunto trafficante di droga che accanto alle immagini di pistole e di Pablo Escobar, si è fatto tatuare su di un fianco l'articolo di una testata giornalistica nazionale, con tanto di foto, relativo a un sequestro di beni che lo ha riguardato». «Resto seriamente preoccupato - sottolinea il consigliere leghista - circa la deriva di alcuni contenuti pubblicati sui social, che diventano spesso mezzo per elogiare personaggi e 'gesta' criminali. Ognuno è libero di fare del proprio corpo quello che vuole, altro è pubblicizzare e far vanto pubblicamente della malavita».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Febbraio 2022, 22:32
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