Più femminicidi: la metà uccisa dal partner
Una vittima di violenze su tre è minorenne

Il report 2023 della Polizia: maltrattamenti e stupri in calo, cresce il revenge porn

Più femminicidi: la metà uccisa dal partner Una vittima di violenze su tre è minorenne

di Alessandra Severini

Non solo Giulia. Ci sono anche Teresa, Anna, Vincenza, Liliana e così in un elenco infinito che arriva fino a 110 vittime di femminicidio in Italia solo nel 2023. Una donna ogni tre giorni viene uccisa nel nostro Paese, un dato agghiacciante ribadito anche dal report elaborato dal servizio analisi criminale "Il punto - Il pregiudizio e la violenza contro le donne". Il report si ferma ai dati del 3 dicembre e conta 109 donne uccise (a cui bisogna aggiungere purtroppo l’ultimo femminicidio, quello di Rossella Cominotti, ammazzata il 6 dicembre dal marito a La Spezia). Novanta sono state uccise in ambito familiare/affettivo, 58 dal partner o ex. Sono numeri che, se ce ne fosse ancora bisogno mostrano come quella contro i femminicidi deve essere «una battaglia di tutti», per usare le parole del padre di Giulia Cecchettin.

FEMMINICIDI. Nei primi nove mesi del 2023 gli omicidi commessi in Italia sono stati 254, di questi 89 hanno avuto come vittima una donna, in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nel periodo analizzato dallo studio, la percentuale di donne vittime di omicidio volontario commesso dal partner o ex nell'ambito familiare/affettivo è del 65%, anche questo un dato in crescita rispetto ai primi nove mesi del 2022 quando raggiungevano il 59%.

L’IDENTIKIT. Il report ricostruisce anche l’identikit degli assassini e quello delle vittime. Nei primi nove mesi dell’anno, gli autori di omicidio volontario, sono per il 73% italiani, nell’85% dei casi hanno un’età superiore ai 30 anni.

Le donne uccise da partner o ex partner (per l’81% italiane), nel 64% dei casi avevano più di 45 anni. E il 28% erano ultrasessantacinquenni. Il report analizza anche il modus operandi negli omicidi volontari di donne. In 28 casi sono state usate armi improprie e/o armi bianche, in 24 episodi sono state usate armi da fuoco. Seguono poi le lesioni e le percosse in 12 degli omicidi commessi nello stesso periodo e asfissia, soffocamento, strangolamento in 10 casi.

I REATI SPIA. L'analisi riporta anche i dati relativi ai cosiddetti “reati spia”. Diminuiscono lo stalking (-13%), i maltrattamenti contro familiari e conviventi (-12%) e le violenze sessuali (-12%). Ma il dato costante rimane che la stragrande maggioranza delle vittime (nove su dieci) sono donne e il 29% addirittura minorenni: una su tre.

IL CODICE ROSSO. Per quanto riguarda i reati introdotti dal codice rosso, fino a settembre 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022, diminuiscono le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (-4%) e le lesioni con deformazioni o sfregio permanente al viso (-14%). Aumentano, invece, il revenge porn (+1%) e la costrizione o induzione al matrimonio (+45%): si passa dagli 11 casi del 2022 ai 16 di quest'anno.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Dicembre 2023, 06:00
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