Pestaggio del 23enne romano, la politica chiede chiarimenti: Giachetti, Nobili, Migliore e Smeriglio presentano un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno

Pestaggio del 23enne romano, la politica chiede chiarimenti: Giachetti, Nobili Migliore e Smeriglio presentano un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno
Sono molte le reazioni politiche e non, dopo l'articolo di Leggo che ha riportato la denuncia di Marco, 23enne romano che ha denunciato di essere stato picchiato, senza motivo, da due agenti della polizia nella notte tra sabato e domenica a Roma. 

Dopo poche ore dalla pubblicazione dell'articolo sono già tre le interrogazioni presentate o in via di presentazione. Massimiliano Smeriglio, deputato Europeo, ha scritto sul suo profilo facebook di aver chiesto alla deputata Monica Cirininà di presentare una interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese per chidere chiarimenti rispetto alla denuncia del giovane romano.

 

Cosa che è stata puntualmente fatta dall'onorevole Cirinnà. Nel testo si legge che “in data 30 luglio, il quotidiano Leggo riporta la testimonianza di un giovane, che riferisce di essere stato aggredito e malmenato – nella serata del 25 luglio 2020, a Roma nei pressi del quartiere Trastevere – da un soggetto qualificatosi come agente delle forze dell’ordine, esibendone il tesserino; a seguito dell’aggressione, il ragazzo veniva condotto in ambulanza (chiamata tramite il 112) al Cto Garbatella, ove venivano refertate lesioni e tumefazioni diffuse, anche al volto; nella mattina di domenica 26 luglio, veniva sporta denuncia presso la stazione dei Carabinieri di Porta Portese;”. I fatti "per come riportati" vengono definiti di  “inaudita gravità, destano preoccupazione e denotano un comportamento assolutamente non conforme alla dignità delle forze dell’ordine;”. Con queste premesse l'interrogazione chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti riportati in narrativa e, in caso affermativo, se abbia preso provvedimenti per assicurare che – nelle more del procedimento penale – l’autore delle condotte denunciate venga sanzionato, messo in condizione di non ledere ulteriormente e soprattutto al fine di tutelare l’onore e la rispettabilità – anche di fronte a un’opinione pubblica sempre più scossa da accadimenti di questo genere – dei moltissimi agenti di pubblica sicurezza che quotidianamente svolgono il proprio lavoro con rigore e dignità;”- se “il Ministro in indirizzo abbia avviato o intenda avviare, di concerto con la Polizia di Stato, una riflessione in materia di formazione degli agenti, per favorire lo svolgimento di iniziative formative specificamente dedicate al consolidamento di una diffusa cultura democratica.”

Molto sensibile sull'argomento, Italia Viva, con tre parlamentari che hanno presentato altrettante interrogazioni. Il primo è stato Luciano Nobili che ha chiesto nella sua interrogazione al ministro dell'Interno di far luce sui fatti denunciati dal giovane Romano. 

“In data 25 luglio a Roma  - si legge nel documento - nei pressi di Viale Marconi in tarda notte, da quanto si apprende a mezzo stampa, una Fiat 500 XL con a bordo due poliziotti in borghese ha affiancato e tagliato la strada a due giovani ragazzi di ventitre anni che stavano tornando a casa in scooter;
Come ricostruito dalla testimonianza esclusiva per il quotidiano Leggo.it di Marco, uno dei due ragazzi, dai poliziotti sono partite alcune provocazioni e offese che sono degenerate in pochi minuti, secondo la narrazione di Marco, in un'aggressione per mano di uno dei due poliziotti che solo dopo aver colpito sul volto Marco ha mostrato il tesserino del corpo di Polizia;
Considerato che: Dopo i ripetuti colpi subiti e le gravi minacce ricevute, Marco ha raccontato di aver chiamato con il volto pieno di sangue il numero di emergenza dei Carabinieri per denunciare l'accaduto e che in quel momento il poliziotto che lo aveva aggredito ha provato a sottrargli il telefono; Nel giro di pochi minuti è arrivata un'ambulanza e diverse volanti a sirene spiegate hanno raccolto le diverse versioni dei fatti; La sera stessa Marco è stato portato all'Ospedale Cto della Garbatella dove gli sono stati applicati 5 punti sul labbro;

Invero: In data 26 luglio il giovane ha denunciato formalmente l'accaduto ai Carabinieri della stazione di Porta Portese con accuse di lesioni aggravate e tentata rapina; Ai sensi degli art. 581, 582 del codice penale, se quanto ricostruito dal ragazzo fosse confermato dall'indagine, la condotta dell'agente in borghese sarebbe un fatto molto grave e minerebbe la fiducia nelle istituzioni dei cittadini che dovrebbero essere protetti dalle forze dell'ordine e non vessati.
Per tali ragioni: si chiede al ministro interrogato se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, e quali iniziative di sua competenza intenda assumere per fare luce quantoprima sulla vicenda, al fine di assicurare alla giustizia gli eventuali rei di condotte illecite ed evitare che si ripetino nuovamente


Anche il deputato di Italia Viva, Gennaro Migliore, ha fatto sapere, tramite il suo accounto twitter, di essere pronto a fare altrettanto: “Presenterò un’interrogazione urgente alla ministra Lamorgese per investire il governo di questa vicenda. Dobbiamo essere inflessibili nella difesa dei diritti Roma, denuncia choc di Marco: «Fermato e picchiato a sangue da un poliziotto in borghese»
 
Interrogazione parlamentare, sempre al ministro dell'Interno, già presentata da Roberto Giachetti, deputato di Italia Viva, di cui vi proponiamo il testo:

Premesso che:
secondo quanto riportato dal quotidiano Leggo, nella notte tra sabato 25 e domenica 26 luglio, in una importante strada di Roma, un giovane di 23 anni, di cui è stato diffuso solo il nome proprio (Marco), è stato prima aggredito verbalmente e poi picchiato ripetutamente da due persone, una delle quali poi qualificatasi come agente della Polizia di Stato;
a quanto racconta il ragazzo, intorno alle 3 di notte, mentre rientrava a casa a bordo di uno scooter con un amico, nei pressi di viale Marconi, viene affiancato da un’auto con a bordo due uomini, i quali, dopo lo scambio reciproco di alcuni insulti, tagliano la strada al motoveicolo, costringendolo a fermarsi; uno dei due uomini, dopo essere sceso dall’auto, prima proferisce all’indirizzo del giovane parolacce e minacce di ogni genere, poi lo colpisce con due schiaffi fortissimi in pieno viso. Al tentativo di reazione del ragazzo, l’uomo esibisce un tesserino di agente di polizia e, dopo altre minacce, gli sferra un ulteriore pugno sul volto e prova a sottrargli il telefono cellulare per impedirgli di chiedere aiuto;
sempre secondo quanto riportato nell’articolo del quotidiano, dopo l’aggressione sarebbero intervenute sul posto un’ambulanza e alcune pattuglie delle forze dell’ordine, che hanno raccolto la testimonianza dei giovani; Marco a quel punto viene trasportato presso il CTO della Garbatella dove gli viene suturato il labbro con cinque punti;
nella mattinata successiva, il fatto è stato denunciato ai carabinieri della stazione di Porta Portese con l’ipotesi di reato di lesioni aggravate e tentata rapina;
qualora i fatti fossero accertati, si tratterebbe di un episodio gravissimo di violenza e di abuso di potere da parte di funzionari delle Stato;

se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti espressi in premessa;
se non ritenga necessario, a fronte della denuncia presentata, aprire un'indagine interna che porti all'accertamento di eventuali responsabilità in particolare da parte dell’agente coinvolto;”


Nel primo pomeriggio è intervenuta anche la deputata romana del PD Patrizia Prestipino “Chiedo alla Questura di Roma e al ministero degli Interni di fornire immediate delucidazioni su quanto avvenuto nella notte in una delle strade più frequentate della Capitale. Perché se risulteranno confermati i fatti denunciati dal giovane ai carabinieri della stazione di Porta Portese, e cioè di essere stato pestato a sangue in maniera immotivata da un poliziotto in borghese, ci troveremmo di fronte a un nuovo episodio inquietante che vede coinvolte le forze dell’ordine. E questo quando ancora non ci siamo ripresi dalle sconcertanti notizie che stanno emergendo dall’inchiesta che vede coinvolti alcuni carabinieri di Piacenza. La mia è una richiesta di chiarimenti e non certo un atto di accusa. Da deputata della Repubblica, per lunghi anni al servizio delle Istituzioni come amministratrice, ho sempre portato rispetto per le donne e gli uomini in divisa. Ma proprio per questo chiediamo che sia fatta al più presto chiarezza”.

Anche il Coordinatore di Italia Viva a Roma, Marco Cappa, ha chiesto chiarimenti tramite il suo account twitter: la notizia denunciata da Marco e riportat oggi da Leggo richiede la necessità di fare immediatamente luce
 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Luglio 2020, 18:21
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