Solo in Italia le vittime che si sono rivolte alla polizia in cerca di aiuto sono state più di 50. L'«orco» per oltre 3 anni ha contattato ragazzine minorenni su diversi social network e piattaforme di messaggistica, per ottenere, tramite minacce e ricatti, immagini autoprodotte sessualmente esplicite. Il latitante è stato rintracciato e arrestato in Islanda dalle autorità locali.
Le indagini
Le indagini, avviate e coordinate dal Cncpo (Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online) della polizia postale, con l'ausilio del Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Bologna, rese particolarmente difficoltose dall'utilizzo di numerosi nick name e utenze telefoniche estere, hanno permesso di identificare l'uomo, in un cittadino italiano di 48 anni, localizzato in Islanda.
Le evidenze investigative raccolte e l’allarme sociale suscitato per la serialità, la reiterazione e la gravità delle condotte dell’indagato, hanno consentito alla polizia Postale di ottenere dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bologna un mandato di arresto europeo per la misura della custodia cautelare in carcere, già emessa dalla Procura emiliana, per detenzione di materiale pornografico realizzato con lo sfruttamento di minori e sostituzione di persona.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Febbraio 2024, 19:28
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