Nella PA arrivano le assunzioni. I ministeri ne chiedono tremila

Stabilizzati i precari negli enti locali. Pronti 40 milioni per lo Spid

Nella PA arrivano le assunzioni. I ministeri ne chiedono tremila

di Alessandra Severini

Il governo spinge sull’acceleratore nel tentativo di raggiungere gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e non perdere i finanziamenti. Allo studio fra l’altro c’è anche il decreto legge sulla Pubblica amministrazione, un testo che prevede il rafforzamento organizzativo delle amministrazioni che attuano il Pnrr e della capacità amministrativa degli enti locali anche attraverso nuove assunzioni nei ministeri.

ASSUNZIONI

Le richieste dei ministeri sommate arrivano fino a 3mila assunzioni, circa 1.700 sono straordinarie e un migliaio, fra il 2023 e il 2026, riguardano le forze dell’ordine. Più in particolare, guardando le tabelle allegate alla bozza del decreto, fra dirigenti, funzionari e assistenti, il ministero dell’Interno chiede 301 nuove unità, 11 quello alla Cultura, 20 il ministero alle Infrastrutture, 210 gli Esteri, 103 l’Agricoltura, 4 il ministero dell’Ambiente, 4 quello dell’Università e ricerca, 2 il Ministero per imprese e made in Italy, 350 funzionari il ministero del Lavoro, 142 quello del Turismo, 49 il dicastero della Salute. Palazzo Chigi ha chiarito che queste cifre sono la somma delle richieste dei ministeri ma che, a conti fatti, i numeri saranno “fortemente ridimensionati”. Il problema sono sempre le coperture e per trovarle servirà tempo. Per questo il decreto arriverà in Cdm probabilmente dopo Pasqua.

PRECARI

La bozza prevede anche la stabilizzazione dei precari che hanno lavorato in Regioni, Province e Comuni per almeno tre anni.

In particolare si dà la possibilità a Regioni, Province e Comuni di procedere alla stabilizzazione fino al 31 dicembre 2026 dei precari che abbiano superato i 36 mesi a tempo determinato, nei limiti della pianta organica e previo superamento di un “colloquio selettivo”.

PENSIONATI

La bozza del decreto prevede che le amministrazioni pubbliche possano conferire “incarichi dirigenziali o direttivi retribuiti al personale collocato in quiescenza, per un periodo non superiore a due anni e comunque in misura non superiore al 10 per cento delle assunzioni disponibili. Gli incarichi conferiti cesseranno, in ogni caso, al 31 dicembre 2026.

UNDER 30

Le amministrazioni dovranno riservare, nei bandi di reclutamento e negli avvisi per il conferimento di incarichi, una quota a favore di soggetti di età inferiore a 30 anni.

SPID

Previsto un contributo una tantum da 40 milioni per sostenere gli adeguamenti tecnologici richiesti ai gestori per la fornitura del servizio di identità digitale con le nuove modalità operative previste da Pnrr.

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Aprile 2023, 06:00
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