Meloni: «Il Pnrr? Metteremo i soldi a terra ad ogni costo»

La premier alle imprese: «Avete fatto il miracolo italiano». Ma sulla transizione ecologica frena

Meloni: «Il Pnrr? Metteremo i soldi a terra ad ogni costo»

di Alessandra Severini

Giorgia Meloni interviene all’assemblea di Assolombarda a Milano e stila un programma di governo per i prossimi mesi, suonando la carica per il prossimo futuro, ringraziando le imprese e respingendo le accuse sui ritardi del Pnrr e sull’inerzia del governo.

LA CRESCITA

La presidente del Consiglio sottolinea le buone performance dell’economia italiana. «L’economia cresce oltre le aspettative, con una stima di una crescita dell’1,2% nel 2023. Una crescita superiore alla media Ue, stiamo dimostrando un’affidabilità maggiore rispetto al resto dell’eurozona». Per questo Meloni ha ringraziato, fra gli applausi dei 1800 imprenditori presenti, le imprese: «Questo piccolo miracolo si deve al vostro lavoro».

PNRR

Quella della premier vuole essere una promessa che scaccia critiche e accuse: «Metteremo i fondi a terra costi quel che costi. Il Piano ha bisogno di correttivi ma soprattutto di tanto impegno da parte di tutti e c’è bisogno che tutti remino nella stessa direzione». Meloni chiede lo stop a quello che definisce “tafazzismo” e da parte sua assicura che il governo è impegnato a «modificare le parti che non vanno bene» e a «contrattare con la Ue».

TRANSIZIONE ECOLOGICA

La premier tira il freno sulla transizione green e afferma che «non può smantellare le nostre imprese». Insomma sostenibilità ambientale sì ma che vada «di pari passo con quella sociale ed economica».

CHIPS ACT

Il governo, ha annunciato la presidente del consiglio, sta lavorando a un provvedimento «per rendere l’Italia competitiva nell’high tech».

Arriverà in Cdm ad agosto annuncia il ministro Adolfo Urso. Per la primavera del prossimo anno invece l’obiettivo è varare un «documento globale di politica industriale» per il Made in Italy.

TAGLIO DEL CUNEO FISCALE

Meloni garantisce che l’esecutivo è al lavoro per rendere strutturale il taglio del cuneo applicato quest’anno (6 punti fino a 35mila euro, 7 punti entro i 25mila). Gli industriali chiedono in realtà interventi più corposi per rendere le aziende competitive con la concorrenza straniera ma la premier non può sbilanciarsi perché le coperture per ora non lo permettono: «Ci saranno meno tasse per chi investe nella transizione e nelle risorse umane» si limita a dire.

L’INVITO ALLE OPPOSIZIONI

Una mano tesa alle opposizioni per far crescere il Paese. «C’è un’inedita fase di stabilità politica. Possiamo e dobbiamo lavorare insieme, non saremo sempre d’accordo su tutto ma lo saremo sicuramente sul fatto che questa nazione si può salvare. Chi non ci sta avrà qualcosa da imparare».

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Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Luglio 2023, 06:00
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