Cacciari choc: «Aumentare le spese militari? Una marchetta alla Nato»

Cacciari choc: «Aumentare le spese militari? Una marchetta alla Nato»

Cacciari choc: l'aumento delle spese militari è una 'marchetta alla Nato', e il Pd 'ha dimenticato da dove viene'. Sono le parole del filosofo Massimo Cacciari, in un'intervista al Fatto Quotidiano in cui risponde alle domande sulla situazione politica attuale, sulla guerra in Ucraina e sul dibattito sull'aumento delle spese militari: «È incredibile vedere una forza politica dimenticare tutto ciò che ha ereditato in materia, tutto quel pensiero critico - giusto o sbagliato che fosse - nei confronti della politica atlantica, del ruolo dell'Europa come ponte tra Est e Ovest, tutte queste idee che hanno formato la coscienza politica di parte della Dc e della totalità di Pci e Psi», dice Cacciari.

«Accetterei se qualcuno alzasse la mano per dire: 'Ci eravamo sbagliati'. Ma siccome questo non succede, devo dedurre che abbiano dimenticato la propria storia». «Da tempo questioni molto popolari sono sparite dall'agenda del Partito democratico». In merito al riarmo e alle spese militari, aggiunge: «Già prima delle guerra avevamo un Pnrr in cui spese sociali indifferibili, come la sanità, il sostegno al lavoro o la scuola, erano l'ultima ruota del carro.

In una situazione del genere, andiamo davvero ad aumentare le spese militari? Utilizzando come pretesto la balla che sia un dovere imposto dalla Nato, quando invece si tratta solo di una indicazione. E sia chiaro che io non faccio l'anima bella, è ovvio che una quota di spese per le armi sia necessaria. Ma queste spese devono avere un senso, devono essere collocate dentro una strategia di sicurezza comune. Come fa un singolo Paese a muoversi da solo? Significa buttare via i soldi, è ridicolo». Per Cacciari si tratta di «una volgarissima marchetta agli alleati della Nato». 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Aprile 2022, 16:25
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