«Io ci sono, sono viva. Vedo, sento e percepisco tutto»: la toccante lettera della mamma di Gioia, in coma dal 2021

Anna ha scritto una lettera al personale dell'ospedale in cui si trova Gioia, la figlia che dal 2021 è in stato neurovegetativo a causa di un incidente in auto

«Io ci sono, sono viva. Vedo, sento e percepisco tutto»: la toccante lettera della mamma di Gioia, in coma dal 2021

di Nikita Moro

Respirare attraverso una macchina, non poter aprire gli occhi e risultare 'morti' da un punto di vista neurologico, mentre il cuore continua a battere. Vedere ogni giorno la propria figlia in questo stato sarà certamente una delle cose più difficili che la signora Anna possa fare. Per amore, però, le mamme sono pronte a tutto. Così, Anna continua ad accarezzare i capelli della sua Gioia, ininterrottamente dal 2021: anno in cui la giovane infermiera ebbe un incidente stradale in auto mentre andava a lavoro. Gioia ha appena compiuto 30 anni e la sua mamma ha voluto scrivere una lettera al posto suo, ringraziando il personale dell'ospedale e dichiarando di «sentire tutto perché lei è ancora qui», con noi, su questa Terra.


La lettera

Un'opratrice sanitaria dell'ospedale in cui si trova Gioia ha ricevuto la lettera scritta dalla signora Anna e poi l'ha segnalata a Inchiostro di Puglia, che l'ha condivisa ieri in un post su Facebook.

«Ciao a tutti, io sono Gioia, una giovane ragazza pugliese. Vittima di un incidente stradale avvenuto l '8 Ottobre del 2021 sulla provinciale che collega Francavilla Fontana a Ceglie Messapica. Oggi è il mio compleanno: compio 30 anni e ci tenevo a ringraziare chi mi è sempre stato vicino, chi non si è scordato che io esisto, seppur in condizioni diverse. Voglio ringraziare in particolare la mia famiglia, i miei fisioterapisti, le mie Oss… i miei "angeli dai guanti blu". Tutte le persone che si occupano di me, che mi aiutano a reagire, che mi donano affetto, dignità, amicizia, supporto, amore. Io quel maledetto giorno non ero ubriaca, non ero drogata... dovevo solo andare a lavorare. Sì, perché io sono un infermiera. Io curavo le persone e amavo il mio lavoro, i miei assistiti, i miei colleghi. Chi mi conosce sa che non mento. Oggi compio 30 anni e la mia cartella clinica recita così: "stato neurovegetativo".

Io ci sono, sono viva, vedo, sento, percepisco tutto, soprattutto la mancanza di chi non c'è più, di chi mi ha lasciata per sempre come il mio papà. Come sento la mancanza di chi non c’è perché forse pensa che non vale la pena esserci. Buon compleanno a me», firmato Gioia.


Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Gennaio 2024, 22:18
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