L'impresa di Roberto, da Terni a Capo Nord in sella a una 250cc: "I limiti sono solo nella nostra testa..."

L'impresa di Roberto, da Terni a Capo Nord in sella a una 250cc: "I limiti sono solo nella nostra testa..."

di Simone Pierini
"Questo viaggio non é stato un confronto solo con me stesso, ma anche con tutta quella cultura della 'paura di viaggiare' che si sta diffondendo a macchia d'olio di recente". 
 

Roberto Broccucci è partito da Terni in sella alla sua Suzuki 250 di cilindrata e arrivato Capo Nord in Norvegia. Un viaggio di due settimane con soste a Torino, Parigi (Francia), Amsterdam (Olanda), Flensburgo (Germania), Copenaghen (Danimarca), fino al punto più a nord della Norvegia. Il totale sono oltre 5mila chilometri attraverso 9 nazioni diverse. Il tutto raccontato attraverso i suoi canali social su Facebook e su Instagram. Queste le sue parole rilasciate alla redazione di Leggo il sito ufficiale.
 



"Pensandoci bene i turisti vanno nelle grandi città per vedere i soliti posti - prosegue - restando in fila ore ed ore per ammirare un quadro, perdendosi tutto quanto di bello le vie della città abbiano da offrire. Io preferisco conoscere le sfumature dei vari popoli, guardare i posti dalla mia prospettiva e cambiarla di volta in volta. Viaggiare in moto o in bicicletta aiuta molto in questo, certo possono capitare inconvenienti, magari ti ritrovi a guidare per 36 ore sotto la pioggia senza trovare un posto dove dormire, oppure non trovi un benzinaio e rimani a secco. Ma quello che ho capito é che le persone sanno essere ospitali e generose più di quanto possiamo immaginare".
 

"Una sera mi stavo cambiando i guanti bagnati ed avevo accostato - racconta Roberto - ed un signore si é subito fermato per chiedermi se fosse tutto ok. Il giorno dopo a cena in un campeggio vicino Muonio in Finlandia ero rimasto senza cibo e non sapevo dove andare a comprarlo e la signora della reception mi ha regalato una quantità industriale dei più vari generi alimentari senza chiedere nulla un cambio... Giusto un sorriso".
 

"Ecco questo vorrei comunicare a tanti miei coetanei rassegnati alla quotidianità - conclude - Che per viaggiare bastano pochi soldi, e basta anche poco tempo. Basta la voglia di mettersi in gioco, di aprirsi, confrontarsi e conoscere il prossimo, di lasciare tutto per un po' di tempo ed affrontare da soli ogni difficoltà. Perché siamo esseri umani, abbiamo controllato gli elementi e creato macchine incredibili. Nulla ci é precluso, ed i limiti sono solo nella nostra testa".
 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Agosto 2017, 14:58
© RIPRODUZIONE RISERVATA