Ivan, 16 anni, di origine ucraina, il ragazzo scomparso venerdì scorso è stato trovato morto all'altezza del secondo ponte della ferrovia lungo il fiume Brenta nel comune di Vigonza (Padova) dai sommozzatori di Vicenza.
L'ultimo disperato appello che avevano lanciato i famigliari
Non si esclude alcuna ipotesi: il corpo è stato recuperato e messo a disposizione dell'autorità giudiziaria. Era residente in un comune della cintura padovana. Proprio ieri la sorella aveva lanciato un nuovo appello.
La vicenda
Da venerdì 20 ottobre, non si avevano più notizie di un ragazzo di 16 anni, Ivan di orgini ucraine, e residente in un comune della cintura padovana. Per tutto il pomeriggio, i vigili del fuoco avevano passato al setaccio il Brenta per accertarsi che in acqua non ci fosse nessuno. Contestualmente, tra Noventa, Vigonza e Stra (Venezia), i carabinieri con l'ausilio della Protezione civile avevano setacciato palmo a palmo il territorio alla ricerca del giovane. Il protocollo di ricerche è coordinato dalla Prefettura. Si era trattato di un allontanamento volontario. La famiglia aveva seguito con apprensione le ricerche, con la speranza di poter abbracciare al più presto lo scomparso. Si erano inoltre moltiplicate le ricerche anche nel cuore di Noventa dove è in corso la fiera del Folpo e in cui l'adolescente si potrebbe essere recato. Domenica 22 ottobre, la sorella aveva fatto un appello sui social diffondendo una foto del fratello e chiedendo aiuto a chiunque lo vedesse. Intanto i vigili del fuoco continuano a scandagliare il fiume Brenta.
Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Ottobre 2023, 15:42
© RIPRODUZIONE RISERVATA