Lingue, cultura e formazione. La nostra ad esempio, secondo una recente ricerca di Berlitz, azienda internazionale che opera nel settore della formazione linguistica e culturale su scala globale, è la lingua meno richiesta in Europa per motivi lavorativi. C'era da aspettarselo, se si pensa che a oggi, la lingua più utilizzata - in quasi tutti i settori lavorativi - rimane sempre e comunque quella inglese con una percentuale del 36,02%. Entriamo nel dettaglio della ricerca: L'inglese è la lingua più richiestra dagli studenti che approcciano un corso di lngua extra scolastica con il 36,2%, seguito dalle lingue nordiche con il 21,69% in totale, dal francese con l'8,19% e dal tedesco con il 4,74%. A superare l'italiano, che si posiziona un fondo alla ricerca con una richiesta di corsi in italiano pari al'1,49%, ci sono anche l'olandese e lo spagnolo con il 3,92%.
Oltre a ciò, la ricerca mostra anche come in alcuni paesi la percentuale di corsi venga venduta in lingua originale: ne è un esempio la Svezia dove circa il 90% dei percorsi di apprendimento, viene richiesta direttamente in lingua svedese. Lo stesso vale per il danese in Danimarca e per il francese nel Benelux.
Per quanto riguarda il nostro paese invece, circa il 50% dei corsi richiesti sono in lingua inglese, e la nostra lingua, sia in Italia che all'estero di solito viene studiata per motivi culturali e non per carriere lavorative o apprendimento scolastico.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Luglio 2021, 15:14
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